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Vacanze ai tempi del Covid-19: preferita la montagna

Appartamenti preferiti ad alberghi. Il 73% degli intervistati farà le vacanze, il 27% resta a casa per problemi economici
Gli italiani pensano alle vacanze in montagna
Gli italiani pensano alle vacanze in montagna
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Appartamento in montagna: è questa la soluzione preferita dagli italiani per le prossime vacanze estive. Almeno in base ad uno studio condotto dall'Università della Valle d'Aosta e dalla Libera Università di Bolzano su un campione di più di 1.500 intervistati. L'obiettivo della ricerca, effettuata nelle scorse settimane, era «studiare le esigenze e i possibili comportamenti dei consumatori italiani nel settore turistico in seguito all'emergenza Covid-19». Dai dati emersi si evidenzia un notevole desiderio di andare in vacanza nell'estate 2020: il 73% del campione ha intenzione di fare una vacanza in Italia tra metà giugno e settembre mentre il restante 27% non partirà a causa di problemi economici, mancanza di tempo e la percezione che non sia ancora sicuro viaggiare.

«Se la principale motivazione alla vacanza per gli italiani rimane la necessità di rilassarsi - spiega Consuelo Nava, docente di statistica economica all'UniVda - quest'anno assume molta più importanza il desiderio di fare visita a parenti e amici. La montagna, in generale, è considerata più sicura sia del mare sia delle città, e il livello di sicurezza percepito aumenta con il passare delle settimane: i mesi di agosto e settembre sono infatti considerati più sicuri dei mesi di giugno e luglio. Le città faticheranno più di altre destinazioni turistiche a conquistare la fiducia dei turisti».

A livello di strutture ricettive più utilizzate saranno gli appartamenti e le seconde case, spesso sottoutilizzate negli ultimi anni, verranno riscoperte. Più complessa la situazione degli alberghi che dovranno conquistare la fiducia dei clienti in particolare garantendo «un'attenta e frequente igienizzazione delle camere e degli spazi comuni, oltre a un maggior numero di posti a sedere negli spazi esterni». «I risultati dello studio - aggiunge Consuelo Nava - mostrano anche che il turista ha la necessità di ricevere informazioni il più possibile in tempo reale, soprattutto in merito al grado di affollamento di attrazioni e percorsi turistici». Infine lo studio ha rilevato una potenziale riduzione del gettito economico dovuto alle vacanze estive 2020 degli italiani. «La situazione attuale è, tuttavia, in continua evoluzione e, per questo, la raccolta dati proseguirà anche nel mese di giugno».

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