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Giuseppe Pasini: «Le agevolazioni 4.0 vanno rese strutturali»

«Il piano Calenda è positivo e si vedono i primi effetti Per questo chiediamo un intervento stabile»
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Nel giudicare positivamente i primi risultati del programma voluto dall'esecutivo, Giuseppe Pasini, dallo scorso 31 maggio nuovo presidente di Associazione Industriale Bresciana, traccia le linee strategiche lungo le quali nei prossimi anni si svilupperà l'attività di Aib, per aiutare le imprese a tenere il passo della quarta rivoluzione industriale.

Presidente Pasini, pochi giorni fa il ministro Calenda ha ricordato che non tutti gli incentivi previsti dal piano industria 4.0 potranno essere confermati. Che ne pen sa?
«Senza dubbio, il piano del governo, prima vera iniziativa di politica industriale da diversi anni a questa parte, sta giocando un ruolo importante nel riattivare gli investimenti delle imprese. È ancora presto per tirare le somme, ma i primi dati disponibili su iper e super ammortamento mostrano un deciso incremento degli ordinativi per investimenti, in particolare sui macchinari: in media +13% nel primo trimestre del 2017, con punte ben superiori in alcuni settori come quello delle macchine utensili, che ha fatto segnare una crescita del 22%, o delle macchine per fonderia a +20%. Per questo, non possiamo che insistere per una proroga degli strumenti a sostegno degli investimenti e più in generale chiediamo al governo che il programma Industria 4.0 abbia carattere strutturale».

Nella relazione in occasione del suo insediamento al vertice di Aib, ha sottolineato il differenziale di crescita del Pil del nostro paese con la Germania (ma anche con Francia e Spagna) e il fatto che il reddito pro capite è al palo da vent'anni. Secondo lei, il 4.0 può aiutare a recuperare il terreno perduto?
«Sono convinto che l'innovazione tecnologica sia la chiave per colmare questo differenziale, così come ribadisco che il ricorso a tecnologie d'avanguardia per molti imprenditori bresciani non rappresenti una rivoluzione ancora lontana, ma sia il presente.

Anche nei lunghi anni di crisi le nostre imprese hanno fatto la loro parte. Basta guardare ai dati raccolti negli ultimi anni, ben prima dell'affermarsi del dibattito sul 4.0, sulla quota di investimenti destinata dalle aziende bresciane a ricerca e sviluppo, pari in media al 2,3% del fatturato e prevista in ulteriore crescita nei prossimi anni. E parliamo di media tra i settori. Sappiamo infatti che meccanica e automotive, per esempio, registrano percentuali sensibilmente più alte e che in questi comparti gli investimenti per l'innovazione di prodotto sono ormai preponderanti».

La trasformazione digitale consentirà però alle imprese di fare un salto senza precedenti, non semplicemente progressi "incrementali".
«Certo, perché non investirà solamente il processo produttivo, garantendo guadagni di efficienza e produttività, ma cambierà alla radice il modo stesso di funzionare di intere catene di valore, attraverso forme inedite di integrazione di fornitori e clienti. Così come del tutto nuovi saranno i modi di organizzare il lavoro in fabbrica. Ho già sottolineato come in questa fase il posto di lavoro diventi un laboratorio di cambiamento nelle relazioni industriali, che sono prima di tutto relazioni sociali tra persone, da reinterpretare andando oltre rigidi schemi tradizionali, a cominciare per esempio dai sistemi di welfare aziendale, che dovranno diventare piattaforme condivise da imprese e lavoratori».

Le persone sempre al centro, dunque, anche nell'era della digitalizzazione.
«Ancor più di prima. E questa accresciuta centralità delle donne e degli uomini in azienda va di pari passo con il costante miglioramento delle loro conoscenze e competenze. Noi su questo stiamo davvero facendo moltissimo, con Isfor, attraverso un'offerta formativa taylor made per i nuovi bisogni, con il Centro di Formazione, il nostro liceo d'eccellenza, senza dimenticare l'impegno di Aib per avviare anche a Brescia un ITS per la meccatronica. Siamo poi al fianco delle imprese con iniziative di informazione e servizi di consulenza anche sugli aspetti più tecnici del 4.0: l'incontro su super e iper-ammortamento della scorsa settimana è solo una delle numerose iniziative promosse negli ultimi mesi e molte altre arriveranno, soprattutto quando a breve inizierà a operare il Digital Innovation Hub della Lombardia orientale, realizzato in sinergia con le territoriali di Cremona e Mantova, il coinvolgimento dell'Università di Brescia e con Camere di Commercio e Associazioni territoriali economiche bresciane».

 

 

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