Fattura elettronica per aprire la strada al 4.0 del futuro

La strada del 4.0 può passare anche dalla fatturazione elettronica; può capitare che quello che spesso viene considerato un obbligo fastidioso (partirà dal 2 gennaio prossimo) possa diventare una sorta di opportunità, salvo - ed è un’incognita grande come una casa - che la recentissima presa di posizione del Garante per la privacy blocchi o faccia slittare tutto in avanti.

Opportunità, si diceva. È la classica storia del trasformare l’handicap in opportunità. «In azienda cambia la condizione mentale; si vedrà che sarà più facile fare i passi successivi». Così Sabina Megale Maruggi ha sintetizzato l’opportunità che nascerà in azienda parlando all’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi alla sala Libretti del nostro giornale. Tema: «Trasformazione digitale delle Pmi. La fatturazione elettronica è solo il primo passo» promossa dallo studio professionale Maruggi (commercialisti e ingegneri).

Introduzione di scenario del professor Giuliano Noci, docente in Strategy & Marketing al Politecnico di Milano anche se qui vale dire subito dell’alert vigoroso che il professore ha lanciato: se è vero, com’è vero, che le nuove tecnologie aprono spazi sconfinati alle Pmi, è egualmente vero - hainoi - che perlomeno metà di queste aziende hanno siti web (ovvero l’abc per avere nuovi mercati e avere relazioni) all’anno zero. Torniamo alla nostra fattura elettronica. Introdotto e guidato da Alessandro Marini (direttore del cluster Fabbrica Intelligente), l’incontro ha per l’appunto visto la Megale Maruggi illustrare da una parte i vantaggi in azienda della fattura digitale (dal dato più banale: non c’è più carta che gira, annullamento di spazi per l’archiviazione) a quello che, come ricordato, fa capire all’azienda come il passare ad un processo digitale non sia poi come scalare l’Everest.

Dentro questo processo, e il più ampio processo dall’analogico al digitale che tocca l’intero sistema produttivo, un passo lo devono fare anche gli studi professionali. Cambia il mondo cambia anche l’approccio al cliente di uno studio professionale. Non più solo commercialisti ma anche ingegneri, a indicare come i percorsi di consulenza-assistenza non possano ormai più limitarsi alla pura contabilità. «Nuovi servizi per nuovi bisogni», ha scandito la Megale Maruggi con nuovi servizi digitali su M-Portale.

E le aziende? Marco Buffoli (Buffoli impianti, 50 addetti) ha raccontato il suo approccio alla fatturazione elettronica che lui - fortissimamente - volle far partire lo scorso anno «per allenarsi, visto che sono a digiuno di queste cose». La simpatica testimonianza ha confermato un po’ quello che sin qui ci siamo detti: «Abbiamo cominciato a ragionare in ottica digitale, semplificandoci significativamente la vita».

Infine la parte tecnologica della partita fattura-elettronica. Mauro Ravanelli (della Zucchetti: 40 anni di storia, 4 mila addetti, 160 mila clienti) ha delineato i vantaggi della nuova procedura a partire dalla dematerializzazione della fattura, gli archivi compressi, una eventuale ricerca su un documento passato che diventa agevole. «Di fatto va visto come un processo di automazione, nuovo per tutti, ma vantaggioso». Basti pensare che, grazie all’app Zucchetti, voi potete fare e mandare la vostra fattura dal telefonino. Ma è solo una curiosità rispetto al molto che col digital potrete fare.