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Al Ces di Las Vegas il Rob.Y di e-Shock e Streparava

Un telaio digitale in una fiera dove l’automobile ha cambiato pelle
Ecco Rob.Y, il telaio digitale di e-Shock-Streparava - © www.giornaledibrescia.it
Ecco Rob.Y, il telaio digitale di e-Shock-Streparava - © www.giornaledibrescia.it
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Taxi volanti, automobili ultraconnesse, intrattenimento on the road. E poi chiavi della macchina nello smartphone e perfino design ispirati al mondo del cinema.

Il Ces 2020 si è chiuso all'insegna dei motori e quest'anno anche Brescia è riuscita a far capolino. Lo ha fatto con Streparava, il gruppo di Adro, che alla fiera dell'hi-tech più pop dell'anno si è presentata con un telaio digitale per le auto a guida autonoma. Ideato insieme a E-Shock, start-up innovativa della galassia di e-Novia (e a cui Streparava partecipa per il 25%), Rob.Y - questo il nome del prototipo - è una piattaforma robotica per la «mobility as a service» equipaggiata con un Digital Cortex, un telaio dotato di un'intelligenza centrale capace di gestire ogni movimento dell'auto senza pilota.

Adattabile a diversi tipi di veicoli, il digital chassis firmato da Streparava garantisce un'esperienza più personalizzata e un alto livello di sicurezza. «Al Ces abbiamo incontrato tanti concorrenti ed è una buona notizia, perché significa che questo è un settore in espansione, commenta l'ad Paolo Streparava, che per la prima volta è volato a Las Vegas insieme ai suoi tecnici. «In Nevada si sono visti i principali trend del futuro dell'auto, dall'elettrico al car sharing - prosegue -. Il Digital Cortex che abbiamo creato con E-Shock è una tecnologia a supporto della guida autonoma, per la quale si stanno inventando moltissime soluzioni. Anche se a lungo termine, non ci sarà più nessun limite affinché diventi realtà».

L'automobile diventerà qualcosa di molto simile a un elettrodomestico su ruote, in cui la meccanica cederà il passo al design e all'esperienza di utilizzo. Per fare qualche esempio. Audi ha presentato un modello che gira tutto intorno all'intelligenza artificiale, AI:me, basato sulla personalizzazione del rapporto tra guidatore e un'auto in grado di adattarsi allo stato d'animo dei passeggeri. C'è chi poi ha deciso di abbandonare addirittura la terra, come Hyundai, che insieme a Uber ha sviluppato S-A1, il prototipo di un taxi volante a quattro posti. Si tratta di un piccolo elicottero che viaggia a 290 km/h su cui saranno attivi anche vari servizi on demand, dalla ristorazione alla cura della salute.

A spiazzare tutti, però, ci ha pensato Sony, che al posto di presentare l'attesissima Playstation 5 ha svelato la sua prima auto, l'elettrica Vision-S dotata di display che sembra di essere a Times Square ma che accellera da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi. Tanti in fila allo show di Merceds-Benz, con il suo concept spettacolare ispirato al film «Avatar», mentre Bosch si è spesa con sensori innovativi per il monitoraggio interno dei passeggeri e sistemi di sicurezza avanzati. Se i modelli dell'auto del domani si moltiplicano, resta però da vedere se saranno effettivamente realizzabili e poi utilizzabili. Ed è questo l’impegno di Streparava (230 milioni di fatturato): «Il telaio digitale verrà testato su auto con guida autonoma di livello 4, cioè medio-alto - conclude Paolo Streparava -. Un altro Ces? Intanto c'è da sperare in un maggiore supporto per l'innovazione. Noi italiani abbiamo una creatività unica, e lo si è visto anche a Las Vegas, ma per competere nel mondo ci serve una rete forte a livello nazionale».

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