Rigenerazione urbana e sostenibilità ridisegnano il futuro delle nostre città
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Momenti dal convegno «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana»
Rigenerazione urbana e sostenibilità. Due concetti strettamente interconnessi sui quali si gioca il futuro dei territori. Una grande sfida, ambientale ed economica, per migliorare la qualità della vita delle nostre città. Che può essere vinta solo facendo rete, mettendo in sinergia realtà pubbliche e private, imprese e terzo settore, ma anche i cittadini chiamati a condividere il percorso del cambiamento. Questo in sintesi filo rosso che ha legato gli interventi di «Città in scena. Festival della rigenerazione urbana», iniziativa promossa da Ance e Associazione Mecenate 90, che si è svolta a Futura.
I progetti
Di fronte alla platea di professionisti, istituzioni, ed esperti sono stati presentati 12 progetti di rigenerazione urbana in Lombardia. La riqualificazione dei quartieri è una strada imboccata da tempo a Brescia. Tra gli esempi virtuosi il progetto di via Milano, «Oltre la Strada». «Non solo rigenerazione fisica degli spazi, ma anche economica, sociale e culturale che ha coinvolto un’intera porzione della città - spiega la sindaca Laura Castelletti -. Siamo riusciti a fare sistema, combinando investimenti pubblici e privati e partecipazione dei cittadini. Questa trasformazione avverrà attraverso elementi culturali. Nella fabbrica abbandonata inaugureremo il Teatro Borsoni; in Via Milano 140 ci sarà una moderna sala di lettura; presto un consultorio e una biblioteca per gli adolescenti».
L’investimento di via Milano si affianca a quelli della «Scuola al centro del futuro» di Porta Cremona e via Corsica; il Parco delle Cave, la più grande area cittadina di mitigazione in Europa; l’inaugurazione del museo Mita in via Sostegno a ridosso della stazione. «Resta la grande sfida della bonifica della Caffaro: ma sono fiduciosa, a fine mese avremo l’apertura delle buste» - spiega Castelletti -. «Alleanze e confronto restano indispensabili: il Campus Edilizia è luogo di condivisione importante».
La sostenibilità
Alla sindaca fa eco il presidente di Ance Brescia: «Non si può parlare di rigenerazione dei quartieri senza guardare alla sostenibilità - spiega Massimo Angelo Deldossi -. Per farlo pubblico e privato devono lavorare insieme coinvolgendo tutti gli attori della filiera. Il Campus Edilizia è il luogo dove la filiera può fare sinergia: dai progettisti, alle amministrazioni pubbliche, fino alle associazioni di secondo livello».
Sulla stessa linea il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori che ha spiegato la sua visione di città: «Da qui al 2026 a Bergamo verranno investiti circa 1 miliardo di euro, recuperando un gap di investimenti del passato». Rigenerazione è anche risparmio del suolo. «Bergamo non ha bisogno di ampliarsi, dobbiamo investire sul costruito e rigenerare evitando il consumo di suolo - spiega -. Il 50% della superficie della città sarà area verde, 20 chilometri di area a regime protetto».
Rigenerazione significa guardare alla città del futuro. Lo ha ricordato anche Tiziano Pavoni, presidente di Ance Lombardia: «La svolta è arrivata con la legge regionale che ha dato ai comuni lo strumento per rigenerare i nostri territori - ha spiegato -. Ma manca ancora un disegno normativo nazionale aggiornato».
Semplificare
Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale Gianluca Comazzi: «La Regione ha investito 300 milioni sulla rigenerazione, ma molti progetti sono stati frenati dall’eccesso di rigore delle Sovrintendenze. Il tema della semplificazione sarà centrale nei prossimi anni». Per Maurizio Tira, rettore emerito dell’Università di Brescia: «È urgente rivedere la cogenza dei vincoli nelle aree da salvaguardare: meno aree vincolate, liberalizzare i piccoli interventi edilizi; più rigore sul livello di vincolo su aree pregiate».
A chiudere i lavori la presidente nazionale Ance, Federica Brancaccio: «La società cambia velocemente: per rendere le città più belle, vivibili ed al passo coi tempi, dobbiamo avere norme che accompagnano, se non anticipano, i cambiamenti».
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