Economia

La parcella del professionista rientra nelle spese del 110%

L'ingegnere abilitato deve asseverare il rispetto dei requisiti e la congruità delle spese
Le spese per i professionisti possono essere detratte
Le spese per i professionisti possono essere detratte
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La parcella del professionista per gli adempimenti burocratici richiesti per il Superbonus rientra tra le detrazioni del 100%? È questa una delle domande più frequenti che arrivano all’indirizzo mail bonuscasa@giornaledibrescia.it. La risposta è affermativa: le spese possono essere detratte. 

Il compito dei tecnici abilitati non è di poco conto: devono asseverare il rispetto dei requisiti richiesti e la congruità delle spese sostenute (le asseverazioni devono essere trasmesse per via telematica all’Enea). In caso di cessione del credito o lo sconto in fattura è inoltre necessario un visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione.

Le spese sostenute per asseverazioni, attestazioni e visto di conformità - come scritto sopra - sono detraibili. Così come quelle sostenute per progettazione e altre spese professionali connesse, a condizione, tuttavia, che l’intervento a cui si riferiscono sia effettivamente realizzato (circolare 24/2020). Ricordiamo che il professionista dovrà aver stipulato una polizza di assicurazione della responsabilità civile, con un massimale adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate (e naturalmente agli importi degli interventi), non inferiore a 500mila euro, al fine di garantire ai propri clienti il risarcimento dei danni per eventuali incongruenze. 

Sotto il profilo burocratico per la detrazione di queste spese - ci spiegano gli ingegneri dell’Ordine di Brescia - si fa riferimento ai valori massimi di cui al Dm della Giustizia 17 giugno 2016, da applicare secondo le indicazioni delle Linee Guida definite in ambito nazionale dalla RPT (rete delle professioni tecniche). Occorre tener conto anche del Dm 55/2014, indirettamente richiamato dall'articolo 17-ter, comma 1 del Dl 137/2020 che prevede, per le detrazioni ecobonus, l'obbligo, dai clienti qualificati, di riconoscere ai professionisti l'equo compenso. Aspetto comunque importante per gli altri committenti in quanto un corretto riconoscimento della prestazione tecnica è garanzia della qualità dell'intervento progettato.

Tra i compiti del tecnico asseveratore c’è quello di garantire la congruità dei costi. In poche parole deve garantire che i prezzi esposti non eccedano quelli previsti dai prezzari di riferimento. È possibile, in assenza di voci specifiche sui prezzari, determinare l’importo di una singola lavorazione attraverso una analisi prezzo che dovrà essere svolta dal tecnico abilitato in maniera analitica.

Ma cosa si intende per congruità dei prezzi alla quale è necessario attenersi? Innanzitutto, il valore congruo è al netto di Iva e spese professionali (soggette a una verifica di conformità specifica) - ci spiegano gli ingegneri dell’Ordine di Brescia -; in secondo luogo, la legislazione richiede che il tecnico abilitato alleghi il computo metrico e asseveri che siano rispettati i costi massimi per tipologia di intervento, verificando e garantendo che siano inferiori o uguali ai prezzi medi delle opere compiute riportati nei prezzari predisposti dalle Regioni, che riporta il valore unitario di costo per una specifica lavorazione. In alternativa ai suddetti prezzari, il tecnico abilitato può riferirsi ai prezzi riportati nelle guide sui «Prezzi informativi dell’edilizia» edite dalla casa editrice DEI, Tipografia del Genio Civile.

 

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