Ambiente

La Giornata della Terra per una «Brescia al passo coi tempi»

Il 22 si celebra la ricorrenza internazionale istituita nel 1970. Oggi in corso Zanardelli i Fridays for Future contro il riscaldamento globale
  • I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
    I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
  • I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
    I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
  • I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
    I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
  • I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
    I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
  • I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
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  • I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
    I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
  • I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
    I Fridays for Future di Brescia con l'installazione 1,5°C
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Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra, una ricorrenza internazionale istituita dalle Nazioni Unite nel 1970 per fare informazione sullo stato dell’ambiente. 

Lo slogan di quest’anno è «Investiamo nel nostro pianeta», che in sostanza significa investire sulle specie che lo abitano, quella umana compresa, come tutte a rischio per le conseguenze del cambiamento climatico provocato da noi. Motivo per cui oggi i Fridays for Future di Brescia torneranno in strada, per chiedere di cambiare rotta e una città al passo coi tempi.

Da decenni gli scienziati dicono che le attività umane stanno modificando gli equilibri del pianeta, con effetti gravi su animali, piante, e soprattutto le persone. Le emissioni di gas serra dovute ad attività umane stanno aumentando la temperatura media globale (il riscaldamento globale appunto), che provoca una serie di eventi disastrosi come alluvioni e siccità, a loro volta cause di scarsità di cibo e quindi di migrazioni forzate per molte persone.

Un esempio più piccolo e concreto sotto gli occhi di tutti? Il più recente in territorio bresciano è quello di Nave, dove settimana scorsa il sindaco è stato costretto a invitare i concittadini a limitare il consumo di acqua potabile dopo che dai rubinetti non scendeva più nulla. L’allarme siccità ha riguardato diversi comuni bresciani da inizio 2022 e si estende anche all’agricoltura locale, alle prese con riserve idriche per l’irrigazione ridotte del 50%

Fa più caldo e piove di meno, e questo è un problema. Da fine Ottocento le temperature medie mondiali sono aumentate di 1,2 °C, anche se in modo disomogeneo nelle diverse parti del mondo. I paesi firmatari dell’accordo sul clima di Parigi 2015, tra cui l’Italia, si sono impegnati a impedire un aumento delle temperature di 2°C. Il motivo è che le previsioni degli scienziati prospettano catastrofi nel caso in cui quel limite venga superato: dall’innalzamento dei mari all’inaridimento totale di alcune zone. Attualmente si prevede che nel 2100, al ritmo attuale, l’aumento della temperatura media globale sarà arrivato a 4°C. Per questo anche alla Cop26 di Glasgow di novembre le Nazioni Unite si sono impegnate a tenere il tetto massimo delle temperature sotto 1,5°C: per farlo dovranno tagliare le emissioni del 45% entro il 2030.

Ed è questo l’obiettivo che oggi reclameranno a gran voce anche i Fridays for Future di Brescia. Alle 17 è previsto in corso Zanardelli un momento di confronto con i cittadini per provare a pensare a una Brescia «al passo coi tempi», come il titolo di una programma firmato da 15 enti e associazioni locali per migliorare la qualità di vita della città in dieci passi in vista del 2023, anno della Capitale italiana della cultura per Brescia e Bergamo. Insieme agli attivisti per l’ambiente ci sarà un'installazione che rappresenta l’1,5°C colorato con le warming stripes, le strisce colorate inventate dal climatologo Ed Hawkins per mostrare il riscaldamento globale. «Brescia al passo coi tempi» è anche una petizione già firmata da 2619 firme: il primo obiettivo è arrivare a 2800, ma le associazioni ne parleranno già in Loggia con l’Amministrazione comunale di Brescia il 29 aprile.

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