Ambiente

Allarme Ispra: un terzo dei bresciani è a rischio alluvioni

Secondo il rapporto l'area da codice rosso è di 375 chilometri quadrati, dove risiedono 40mila persone. Comuni lacustri i più fragili
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BRESCIA A RISCHIO ALLUVIONI
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Un terzo dei bresciani è a rischio alluvioni. Più di 360mila persone che vivono in un territorio di oltre mille e quattrocento kmq, un terzo della superficie provinciale. Colpa nostra. L’azione dell’uomo ha profondamente modificato l’ambiente con risultati disastrosi. I cambiamenti climatici si aggiungono al dissesto idrogeologico, alla cementificazione, al consumo di suolo, alla sottrazione degli spazi di naturale espansione delle piene. Tre grandi laghi, almeno tre fiumi rilevanti, migliaia di fossi, rogge e canali nella Bassa, centinaia di torrenti nelle valli: tutti potenziali elementi di rischio idraulico.

A confermare l’allarme è l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) nel suo Rapporto sulle condizioni di pericolosità da alluvione in Italia e indicatori da rischio associati. Un sos che riguarda tutta l’Italia, sia pure con gradazioni diverse. Circa il 5,4% del territorio nazionale ricade nello scenario di pericolosità elevata, si sale al 14% con la probabilità bassa. Intendiamoci: parliamo di rischi, non di certezze.

L'area da codice rosso nel Bresciano

Nel Bresciano l’area da codice rosso è di 375 kmq dove risiedono oltre 40mila persone. Fra i Comuni più a rischio ci sono le località lacustri. I paesi con la maggiore superficie allagabile sono Moniga e Sirmione (72% del totale), seguiti da Manerba (69,3%), Monte Isola e San Felice (66%), Padenghe (64%), Iseo (46,8%), Marone (39,7%), Limone e Seniga (38%), Toscolano Maderno (35%), Idro e Gardone Riviera (29%). Diversa la graduatoria per quanto riguarda la percentuale dei residenti esposti al rischio: il non invidiabile primato spetta a Nuvolento (il 43% della popolazione), seguito da Paisco Loveno (42%), Visano (39,3%), Dello (25%), Malonno (21%), Pisogne (20,8%), Rezzato (19,5%), Pontoglio (16,5%), Cedegolo (16,3%).

I Comuni più sicuri

Di contro, ci sono una trentina di Comuni a rischio zero, come (fra gli altri) Barbariga, Adro, Berlingo, Bione, Brione, Isorella, Lograto, Montirone, Chiari, Cologne, Corzano, Pompiano. Basso. Per fortuna, la fetta più grande di territorio (e relativa popolazione) è classificata a rischio basso: 615 kmq, quasi il 13% della superficie provinciale in cui hanno casa 253mila bresciani (il 20%). Il rischio medio riguarda 434 kmq (9%) e 66mila residenti (5,4).

Il quadro lombardo

Nel contesto lombardo, Brescia non è quella messa peggio. Mantova, Varese, Lecco, Lodi, Pavia, Como, Cremona hanno una percentuale maggiore di territorio a rischio bollino rosso. Come quota di residenti, invece, ci precedono solo Mantova e Cremona.

A rischio anche beni culturali e industrie

L’Ispra ha calcolato anche i beni culturali potenzialmente a rischio alluvione. Nel Bresciano sono 1.292, quasi il 42% del totale. Parliamo di chiese, monumenti, musei, edifici di pregio, biblioteche, immobili storici. Ad essere più esposti sono 240, il 7,8% del totale. Il 23% rientra invece nel livello di pericolo basso. La ricerca si occupa anche dei siti industriali presenti nelle aree allagabili, 180. L’Ispra distingue gli impianti con emissioni inquinanti dagli impianti cosiddetti «Seveso» (il Comune colpito dalla nube tossica nel 1976), vale a dire a rilevante rischio di incidente. Per quanto riguarda i primi nel Bresciano sono 38 (il 12,3%) quelli più esposti. In totale, considerando anche i livelli medio e basso, si arriva a 152, la metà dei censiti. Invece, gli impianti «Seveso» sorti su aree a bollino rosso sono 6 (il 16%); si arriva a 28 considerando anche quelli presenti in zone meno esposte (per una percentuale totale di 73,6).

Lombardia tra le maglie nere

A livello nazionale Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Calabria sono le regioni che stanno peggio. Ben 1.877 kmq (l’8%) della Lombardia rientrano nello scenario più preoccupante. Complessivamente il 38% del territorio lombardo è a rischio alluvioni. Non una bella notizia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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