Ambiente

Allarme Coldiretti: rischio siccità a settembre, soffre il Sebino

I fiumi del nord hanno una portata inferiore allo scorso anno. In crisi anche i laghi
Siccità © www.giornaledibrescia.it
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Il caldo di settembre rischia di mettere alla prova l'approvigionamento idrico soprattutto nelle campagne del Centro-Nord, «con gravi problemi di siccità»: lo rileva la Coldiretti sulla base dei dati dell'Osservatorio Anbi sulle risorse idriche e in riferimento alle previsioni di caldo e tempo sereno in tutta la Penisola per i prossimi giorni.

Il problema riguarda i fiumi dell'Italia settentrionale, a partire dal Po che «è in regime di magra con portate dimezzate sia rispetto alla media storica», osserva la Coldiretti. Hanno una portata inferiore rispetto allo scorso anno anche i fiumi piemontesi, come il Tanaro, che ha una portata ridotta a meno del 30% sul livello 2020.

Sono in sofferenza anche i grandi laghi lombardi: il Lago Maggiore è pieno al 40%, quelli di Como e d'Iseo al 25%. In Veneto i dati Arpav segnalano che il livello dell'Adige ha raggiunto un record negativo e sono bassi anche i livelli dei fiumi in Emilia Romagna, Abruzzo, Molise, Marche e Umbria. «La siccità - rileva la Coldiretti - è diventata la calamità più rilevante per l'agricoltura italiana con un danni stimati in media in un miliardo di euro all'anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti».

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