Frane e alluvioni: la fragilità delle nostre valli

Stando ai numeri dell’Ispra una ventina di comuni contano più di 1.000 persone che vivono in aree a rischio alluvioni
Fango e massi su una strada colpita dal maltempo © www.giornaledibrescia.it
Fango e massi su una strada colpita dal maltempo © www.giornaledibrescia.it
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Nelle Valli bresciane ma non solo. Frane e alluvioni sono una minaccia che interessa in larga parte le aree montane con, limitatamente al rischio alluvioni, alcune propaggini in zone delle pianura, lungo l’asse dei tre fiumi bresciani.

All’interno del vasto e assai articolato territorio provinciale il livello del rischio idrogeologico è variamente definito dall’Ispra, sia considerando il rischio di frane che quello di alluvioni. Prendendo a riferimento i criteri di classificazione solitamente adottati, in questa nota sono rappresentati i valori dei comuni bresciani considerando la popolazione esposta a rischio di frane molto elevato ed elevato e con pericolosità/probabilità idraulica media, livello che comprende anche coloro che sono soggetti a pericolosità idraulica elevata.

La popolazione che vive in aree con pericolosità/probabilità idraulica media, nella stima dell’Ispra, è complessivamente nell’ordine delle 66.492 persone, il 5,4% del totale provinciale. Una condizione che interessa, con almeno un abitante a rischio, i tre quarti dei centri della provincia a fronte di una cinquantina i comuni bresciani nei quali l’Ispra non rileva condizioni di rischio idraulico medio.

Stando ai numeri dell’Ispra una ventina di comuni contano più di 1.000 persone che vivono in aree a rischio alluvioni mentre, complessivamente, sono una novantina i centri in cui sono potenzialmente a rischio idraulico almeno 100 persone. Il numero di abitanti a rischio alluvioni, in valore assoluto, è maggiore a Brescia (8.284), che precede Pisogne (3.284), Rezzato (2.524), Iseo (2.425), Darfo Boario Terme (2.305), Lonato del Garda (2.175), Sarezzo (1.972), Castel Mella (1.929), Calcinato (1.869), Nuvolento (1.716) e Pontoglio (1.654). Si tratta di comuni diffusi nel territorio provinciale sia nelle tra valli bresciane che, in misura minore, nella pianura, perlopiù lungo i bacini fluviali.

Rischio frane

Relativamente meno incidente nel territorio provinciale il rischio molto elevato o elevato di frane, da cui sono del tutto esenti un centinaio di comuni bresciani. La popolazione che vive in aree con pericolosità molto elevata o elevata di frane, nella stima dell’Ispra, è complessivamente nell’ordine delle 13.144 persone, l’1,1 % del totale provinciale. Sono, tuttavia, una quarantina i comuni nei quali almeno 100 persone vivono in area a rischio di frane. Si tratta di perlopiù di comuni collocati nelle tre valli bresciane e nell’Alto Garda, con la sole rilevanti eccezioni di Botticino, Iseo e Nuvolera. 

Alluvioni

L’impatto del rischio frane andrebbe, più opportunamente, misurato considerando la quota della popolazione del comune soggetta a rischio alluvioni. In questa prospettiva il rischio di frane coinvolge oltre il 10% della popolazione in una ventina di centri, con un picco del 55,5% della popolazione nel piccolissimo comune di Paisco Loveno. Alluvioni e frane sono certamente fenomeni diversi, tuttavia, spesso sono tra loro correlati. Tant’è che nella provincia di Brescia sono una quarantina i comuni in cui entrambe le conseguenze nefaste del rischio idrogeologico si presentano in misura superiore alla incidenza media del territorio, ovvero il 5,4% di popolazione a rischio alluvioni e l’1,1% a rischio frane. 

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