Brescia in controtendenza: aumentano i negozi di vicinato

Parliamo dei 13.872 negozi di prossimità, alimentari e non alimentari, con una superficie di vendita che non supera i 150 mq
Una bottega di vicinato - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
Una bottega di vicinato - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Per la prima volta, nel 2022, dopo anni di costante riduzione, aumenta il numero degli esercizi di vicinato. Poca cosa, certo, si tratta di 195 punti vendita di piccole dimensioni, solo l’1,4% in più rispetto all’anno precedente. Ma è un buon segnale.

Parliamo dei 13.872 negozi di prossimità, alimentari e non alimentari, con una superficie di vendita che non supera i 150 mq. I negozietti, talvolta tracce del tempo passato, un qualcosa che sa di antico ma che rappresenterà sempre più un aspetto decisivo della dotazione di servizi nelle nostre comunità. Considerando che, per una parte crescente della popolazione in età avanzata, gli esercizi commerciali di vicinato sono, non di rado, il principale canale di accesso ai beni di prima necessità.

L'aumento dei negozi di piccole dimensioni

L’incremento registrato nell’ultimo anno interrompe una lunga sequenza negativa che ha origini lontane. Infatti, nel 2009, in provincia di Brescia gli esercizi di vicinato erano 16.587, e nel corso degli anni, si sono ridotti fino ai 14.114 del 2019, quasi 2.500 saracinesche chiuse in un decennio, poco meno del -15%. Nel 2020 e nel 2021 la riduzione dei negozi di vicinato è continuata: 13.822 negozi nell’anno centrale della pandemia e 13.677 nel 2021. Poi, finalmente, l’incremento nel 2022 che si associa ad un modesto aumento della superficie commerciale degli esercizi di vicinato dagli 876.271 mq del 2021 agli 880.630, rilevati a giugno 2022.

Peraltro la superficie commerciale si è ridotta di pari passo con la chiusura delle attività scendendo dai 1.121.661 mq del 2009 ai 905.366 mq del 2019. La densità dei piccoli esercizi commerciali nel territorio provinciale, nel 2022, è nell’ordine degli 11,1 punti vendita per ogni 1.000 abitanti, valore che si fissa a 16,2 a Brescia città.

Nel territorio bresciano la presenza dei piccoli negozi è maggiore nei centri a vocazione turistica, con i picchi di Limone sul Garda (75,2 per ogni 1.000 abitanti), Ponte di Legno (52,7) e Edolo (37,0). Per altro verso non si conta nessun negozio a Cerveno e Irma, mentre la loro densità rispetto alla popolazione è inferiore alla metà della media provinciale in una cinquantina di comuni. In particolare gli esercizi di vicinato sono una rarità a Nuvolera e Provaglio Val Sabbia (1,1 negozio x 1.000 abitanti) ma anche a Polaveno (1,2), Brione (1,3), Corzano (1,4), Losine (1,6), Pertica Alta (1,8) e Caino (1,9 negozi x ogni 1.000 abitanti).

Cosa è successo a Brescia città

Tra il 2021 e il 2022 nella maggioranza dei comuni bresciani, ben 131 sui 205 attuali, il numero degli esercizi commerciali rimane complessivamente immutato, mentre in 38 centri aumenta e in 36 si riduce. Spesso le variazioni sono nell’ordine delle poche unità, sia nei comuni in cui gli esercizi commerciali aumentano che in quelli nei quali risultano in riduzione.

L’aumento degli esercizi di vicinato nel comune di Brescia è particolarmente significativo poiché, con +211 negozi, supera l’intero saldo della Provincia, che si ferma a +195 unità. In particolare in città aumentano tutte le tipologie di esercizi di vicinato. I negozi alimentari, nel 2022, sono 491, 122 in più rispetto al 2021, pari al +33 %. Aumentano i negozi a tipologia mista, che sono 484, 36 in più rispetto (+8%) e, in misura minore, gli esercizi di vicinato non alimentari, da 2.149 a 2.202, con un incremento di 53 unità pari al +2,4%.

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