Bper, «solidi e innovativi per affiancare imprese e cittadini»

In un contesto internazionale sempre più instabile – tra tensioni geopolitiche, dazi e nuovi equilibri commerciali – le imprese italiane continuano a mostrare una significativa capacità di adattamento, orientate in special modo verso innovazione e sostenibilità, resta un pilastro dell’economia nazionale.
Tuttavia la congiuntura continua a imporre sfide, vecchie e nuove: accesso al credito, transizione digitale e green, invecchiamento della popolazione. Ne abbiamo parlato con Stefano Vittorio Kuhn, Chief retail & Commercial banking officer di Bper Banca.
Come giudica lo stato di salute delle imprese italiane e qual è oggi il ruolo di Bper?
Le imprese italiane hanno dimostrato una forte resilienza, anche in territori a elevata incidenza manifatturiera come Brescia. Hanno saputo adattarsi alle tensioni commerciali e politiche, rafforzando le catene di fornitura e diversificando i mercati. I dazi e la frammentazione degli scambi internazionali restano rischi significativi, ma la capacità di reazione del sistema produttivo è elevata. Bper affianca le imprese con strumenti mirati: consulenza personalizzata, soluzioni di trade finance, coperture assicurative e credito orientato all’internazionalizzazione. Ma anche supporto alle imprese che puntano su nuovi mercati, attraverso la rete di specialisti estero e la piattaforma bperestero.it, che combina presenza fisica e servizi digitali.

Le imprese italiane hanno mostrato resilienza. Oggi quali sono i principali fattori di rischio e di opportunità?
Il principale fattore di rischio resta l’instabilità geopolitica, che genera incertezza nei flussi commerciali e nei costi delle materie prime. Anche la transizione energetica richiede investimenti ingenti, non sempre alla portata di tutte le imprese. Al tempo stesso, digitalizzazione, sostenibilità e innovazione offrono opportunità concrete. Cresce la domanda di credito per progetti green, di efficientamento energetico e di sviluppo tecnologico.
In questo scenario, quali sono le linee di intervento che Bper mette in campo per sostenere investimenti e credito alle imprese?
Siamo molto attivi nel promuovere credito per innovazione e sostenibilità. Solo nel comparto Agri Banking eroghiamo circa 100 milioni di euro al mese, sostenendo la filiera agroindustriale con strumenti moderni e consulenza. Oltre al credito tradizionale promuoviamo poi quello agevolato, leasing 4.0, finanza di filiera e partnership con Sace, per rendere più efficiente l’accesso alle risorse, in special modo per le Pmi.
In un periodo di trasformazione, tra digitalizzazione e transizione verde, come Bper intende accompagnare le aziende?
Con un approccio integrato che unisce credito, consulenza e strumenti per la sostenibilità. Aiutiamo le imprese a misurare e migliorare le performance Esg, sempre più determinanti per l’accesso al credito. Bper è un punto di riferimento non solo finanziario, ma anche strategico: accompagniamo le aziende nella transizione digitale, nella decarbonizzazione e nei progetti di innovazione industriale.
Qual è la direzione strategica di Bper nei prossimi anni in termini di innovazione e sostenibilità?
La sostenibilità è parte del Piano industriale 2024-2027. Prevede la riduzione delle emissioni di CO2 della banca, il mantenimento di un rating Esg di eccellenza e nuove linee di credito per l’efficienza energetica di imprese e abitazioni. Punta su tre direttrici: innovazione dei servizi, digitalizzazione dei processi e integrazione dei principi Esg nel modello di business. Significa crescere con equilibrio, investendo in tecnologia e persone, ma con una forte attenzione all’impatto ambientale e sociale. Continuiamo inoltre a investire nel progetto «Bper Bene Comune», a supporto del terzo settore. La fusione con la Banca Popolare di Sondrio ci consentirà di ampliare la piattaforma di offerta e creare sinergie operative, sempre con al centro il cliente.
L’Italia è però anche uno dei Paesi più longevi al mondo: come incide l’invecchiamento della popolazione sulla domanda di servizi bancari e finanziari?
L’allungamento della vita media cambia le priorità finanziarie: non solo risparmio, ma pianificazione nel tempo. La cosiddetta longevity economy è una grande opportunità. Accompagniamo i clienti lungo tutto il ciclo di vita: casa, salute, previdenza e trasmissione del patrimonio. La ricchezza che passerà di mano nei prossimi anni sarà enorme, e richiede strumenti evoluti di gestione. La fiducia nella relazione banca-cliente rimane e rimarrà però sempre centrale.
Parallelamente le nuove generazioni chiedono una banca più digitale, veloce ed efficiente.
La sfida è bilanciare prossimità territoriale e innovazione tecnologica. Bper adotta un modello omnicanale: relazione personale e consulenza da un lato, piattaforme digitali dall’altro. Le nuove generazioni chiedono risposte immediate, ma la relazione umana resta un valore distintivo nei momenti chiave della vita finanziaria. La tecnologia deve servire la relazione, non sostituirla.
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