Sicurezza, cambia il regolamento: il Daspo riguarderà molte più zone

Il provvedimento potrà essere applicato in tutti i parchi e i giardini pubblici, ma anche vicino alle scuole. Stasera la riunione di maggioranza, poi il 26 luglio dibattito in Consiglio
Le volanti della Polizia in Carmine - © www.giornaledibrescia.it
Le volanti della Polizia in Carmine - © www.giornaledibrescia.it
AA

La riunione del verdetto si consumerà questa sera, quando l’intera maggioranza si guarderà negli occhi e dovrà definire, con schiettezza, non solo gli ultimi dettagli di uno dei documenti più politici di questo primo anno di mandato della Giunta Castelletti, ma anche chi davvero non ci sta e perché.

Della serie «se qualcuno ha qualcosa in contrario parli ora o taccia per sempre». Il tema è quello che ha l’hype del momento: la sicurezza, daspo incluso. E sta proprio in quell’«incluso» la prima novità del percorso sul quale il centrosinistra si sta arrovellando da mesi (da febbraio, per la precisione): l’architettura della discussione che si fa avanti (con il provvedimento alla prova della Giunta, le Commissioni e il Consiglio comunale già in agenda il 26 luglio) riguarda l’intero Regolamento di polizia urbana, al quale la maggioranza intende mettere mano nel suo complesso. Il daspo? C’è, certo. Ma è solo una delle modifiche all’interno di un nuovo schema politico.

Perimetro «large»

Quali sono le novità? Tante. Nelle settimane che ci siamo lasciati alle spalle, i confronti interni (in casa Pd, ma non solo) sono proseguiti. E stasera la maggioranza valuterà la bozza del provvedimento.

La sindaca di Brescia Laura Castelletti - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
La sindaca di Brescia Laura Castelletti - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it

Partiamo dalla patata bollente, l’elefante nella stanza del centrosinistra: il daspo avrà un perimetro di attuazione molto più ampio di quanto inizialmente immaginato. Nel dettaglio: potrà essere applicato in tutti i parchi e i giardini pubblici, ma anche nelle zone circostanti a scuole e plessi scolastici con l’obiettivo di «tutelare bambini e giovani».

L’elenco delle zone di Brescia in cui – a fronte di comportamenti vietati dal regolamento – potrà scattare il cartellino rosso prosegue. Stando a fonti interne alla Loggia, la contromisura sarà applicabile anche nella zona della stazione ferroviaria in versione «large», che tradotto significa dal cavalcavia Kennedy alla Camera del lavoro, inclusa via XX Settembre.

Restano altre due lenti di ingrandimento fissate: il Carmine e via Milano. Per questi spicchi di città la maggioranza deve ancora «rifinire» confini e modalità e lo farà appunto nel corso del vertice di questa sera, dal quale dovrebbero poi uscire l’epilogo e la «traccia» del documento da allegare alla delibera attesa in Giunta. Un atto che sarà accompagnato anche da un altro dossier: quello che riguarda l’aspetto sociale. Non è un segreto che, già dai primi confronti tra capigruppo (oltre che durante le riunioni interne al Pd), l’aspetto del supporto e dell’aiuto al reinserimento sia uno degli snodi chiave e unanimemente imprescindibili, specie per quanto riguarda le politiche giovanili.

Divieti e non 

Poi, c’è tutto il resto. A partire da quel colpo di spugna che cancellerà una serie di divieti introdotti dall’allora vicesindaco Fabio Rolfi e che, per questi undici anni di governo di centrosinistra, sono sempre rimasti in vigore (non a caso, il vocabolario politico definisce questa mossa «de-rolfizzare il Regolamento dalle angherie»). Cadono dunque le proibizioni finora legate al capitolo decoro: dal consumo di cibo e bevande nelle piazze, sui gradini dei monumenti, al divieto per grandi e piccini di giocare a palla così come a cricket.

L’altro grande capitolo è quello della movida. Niente più ordinanze contingibili urgenti, ma regole fisse e valide per tutti. Sul fronte della quiete pubblica, il centro storico è stato diviso in otto zone: piazzale Arnaldo e Tebaldo; il percorso via Tosio-via Trieste; il serpentone dei locali (vie Beccaria-Tito Speri); piazza Loggia; piazza Paolo VI; piazza Vittoria e piazza Mercato; le aree corso Garibaldi-Carmine e, infine, la Stazione.

Una serie di altri divieti potranno essere messi in atto attraverso ordinanze semplici emanate dalla sindaca sulla base delle relazioni della Polizia locale, mentre a scorrere parallelo sarà l’accordo di collaborazione con i commercianti dell’intero centro storico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.