Qualità dell'aria, il centrodestra chiede un Consiglio comunale straordinario

L’opposizione ha scritto a Rossini: «Necessario promuovere un dibattito ampio e concreto con uno sguardo sovra comunale su un tema ricorrente»
Una veduta di Brescia in un giorno con livelli di polveri sottili elevati - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Brescia in un giorno con livelli di polveri sottili elevati - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Un Consiglio comunale straordinario per approfondire misure, dati e politiche da mettere in atto sul tema qualità dell’aria. Ad invocarlo ufficialmente, attraverso una lettera recapitata al presidente dell’assemblea municipale di Brescia, Roberto Rossini, sono gli esponenti del centrodestra in Loggia: «Crediamo sia necessario promuovere un dibattito ampio e concreto con uno sguardo sovra comunale su un tema ricorrente che va oltre i confini della città».

La richiesta arriva dopo i persistenti superi dei valori previsti dalla legge per le polveri sottili (Pm10) e ultrafini (Pm 2,5) che hanno fatto ripiombare il capoluogo in una cappa di inquinamento. «Abbiamo letto le solite polemiche politiche del centrosinistra contro la Regione e contro il governo, come se in questi ultimi undici anni non avesse mai governato la città. Occorre uscire da questa visione ideologica e da questa costante disputa politica su un tema che riguarda tutti. Brescia – puntualizzano i consiglieri comunali di Civica Rolfi, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – è attraversata ogni giorno da 200mila auto, è congestionata in tutte le quattro direttrici di ingresso ed uscita dalla città nelle ore di punta dei giorni feriali, eppure alcuni progetti strategici in grado di cambiare realmente la mobilità di un territorio che ha ormai dimensioni metropolitane (pensiamo all’estensione della metro) e che devono essere condivisi e costruiti in ambito sovra comunale, sono spariti dall’agenda».

Il centrodestra sollecita in sostanza una pianificazione sul tavolo della Giunta dei sindaci «per fare massa critica», percorso anticipato però appunto da un Consiglio comunale monografico preparatorio. «Va elaborato un piano d’area dedicato alla qualità dell’aria del territorio metropolitano che condivida azioni, misure di emergenza al superamento dei valori, progetti e scelte di lungo periodo. Ed è solo un esempio, potemmo continuare parlando di parco agricolo regionale sovra comunale, (sparito dai radar), forestazione urbana (oltre alla fascia della tangenziale sud, quali progetti?), dismissione della terza linea del termovalorizzatore promessa e mai attuata, city logistic per la città anziché poli logistici pianificati in città. Alla vigilia del piano aria comunale annunciato dal sindaco nelle linee di mandato – scrive l’opposizione – chiediamo un Consiglio comunale straordinario per una riflessione di sistema che possa essere l’occasione per condividere decisioni strutturali e indirizzi per la stesura del piano, in un’ottica sovra comunale, un’occasione per favorire interventi più efficaci degli ultimi dieci anni, anche per superare i derby ideologici su un tema che è interesse di tutti e non monopolio di una parte».

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