Il Comune di Gussago ha revocato la cittadinanza onoraria a Mussolini
Il Comune di Gussago lunedì sera, in occasione della seduta del consiglio comunale, ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Un atto che segue quanto già anticipato dal sindaco di Gussago, Giovanni Coccoli, nel maggio dello scorso anno, quando avevamo dato notizia del ritrovamento esattamente a cento anni di distanza del documento di conferimento della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini datato 16 maggio 1924 (e dell’intenzione da parte dell’attuale Amministrazione di revocare tale atto), negli archivi storici del Comune.
Il dibattito in aula
Approvata con voto favorevole da Gussago Insieme e Pd, la proposta di revoca della cittadinanza ha ricevuto il voto di astensione della lista Stefano Quarena Sindaco. «Pur condannando fermamente il fascismo e ribadendo le forti innegabili responsabilità di Mussolini riteniamo che la revoca non sia la risposta adeguata – ha detto Quarena –. Noi proponiamo di affiancare alla cittadinanza una spiegazione critica, promuovendo una educazione alla memoria che affronti il periodo fascista in modo critico e responsabile».
«Con questa azione – ha risposto Coccoli – non intendiamo cancellare la storia nè esimerci dal fare i conti con essa. I documenti rimangono e rimarranno una preziosa testimonianza storica che ci porta a riflettere che anche Gussago come l’Italia tutta fu, almeno in parte, fascista per convinzione, convenienza o forzatamente. La stessa Gussago che 20 anni dopo avrà un ruolo attivo nella resistenza».
Valeria Benedetti, Pd, ha dichiarato: «Con questo atto vogliamo guardare al futuro che, per quando carico di incertezze e dubbi, intendiamo consegnare alle prossime generazioni privo dei semi dell’odio e dell’intolleranza che erano invece a fondamento del fascismo».
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