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Nuova vita per il bivacco «Ceco» Baroni

La struttura dedicata la penna nera è stata sistemata dall’Ana Botticino. Sabato la messa commemorativa
Il bivacco Ceco Baroni - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il bivacco Ceco Baroni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il premio di fedeltà alla montagna che l’Associazione Nazionale Alpini assegna ogni anno in Italia verrà conferito, per l’edizione 2023, a Gianni Morgani del Gruppo Ana di Valle di Saviore. L’iniziativa è sorta come riconoscimento per l’impegno degli Alpini attivi nelle attività di miglioramento degli insediamenti di montagna e del pascolo, e intende contestualmente incoraggiare chi continua a risiedere in montagna.

Tra le iniziative organizzate dagli Alpini della Valle Camonica per festeggiare la consegna a Morgani di questo prestigioso riconoscimento si svolgeranno, nella giornata di sabato 26 agosto, una cerimonia commemorativa e una messa al bivacco dedicato a Francesco «Ceco» Baroni.

Il bivacco

La piccola struttura incustodita posta a 2800 metri di quota, a breve distanza dalla Bocchetta delle Levade e non distante al margine del Pian di Neve, costituisce un punto di riferimento importante per tutti gli escursionisti e gli alpinisti che frequentano la splendida Valle Adamè e il gruppo dell’Adamello.

Il Gruppo Alpini di Botticino Sera guidato da Giordano Damonti ha in carico la gestione del bivacco dal 1978, che venne inaugurato in quell’anno, due anno dopo la scomparsa di Baroni, e ha provveduto nelle scorse settimane, mediante l’intervento di sei soci, a svolgere attività di pulizia e a ridipingere la struttura dedicata alla memoria della penna nera che come sergente del Battaglione Vestone fu inviato sul fronte greco-albanese e poi russo. In occasione del compimento dei suoi 45 anni, il bivacco si presenta quindi abbellito e perfettamente funzionale. Va sottolineato che i pochi posti letto dei quali dispone questo autentico nido d’aquila in lamiera costruito tra le pareti dell’Adamello, come anche quelli che offrono tutte le strutture simili che sorgono sull’arco alpino e sulle Dolomiti, non sono destinati a lunghe permanenze, ma sono particolarmente funzionali a esigenze di ricovero temporaneo e supporto per effettuare lunghe camminate e ascensioni in zona.

L'iniziativa del 26 agosto

I partecipanti all’iniziativa organizzata dagli Alpini si porteranno sabato prossimo al bivacco Baroni a piedi dopo avere trascorso la notte al rifugio Lissone e alla Baita Adamè. La struttura continuerà a rimanere a disposizione sempre aperta anche nei mesi successivi.

Generalmente gli escursionisti che la utilizzano come punto di arrivo per una gita giornaliera partono a piedi dalla Malga Lincino, che si raggiunge transitando dal paese di Valle di Saviore e dalla Rasega.

Le mete intermedie sono rappresentate dal rifugio Città di Lissone e poi, mantenendosi sul fondovalle, dalla Baita Adamè, entrambe poste su un tratto del Sentiero Italia. Si prosegue quindi ancora verso la testata della Valle Adamè per affrontare l’impegnativa parte finale del percorso che conduce al bivacco.

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