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In caso di emergenza lanciare l’allarme: come funziona l'app GeoResQ

Michele Maestroni
L'applicazione per il soccorso in montagna è disponibile per ogni tipo di smartphone e, da poco, è diventata gratuita per tutti
Come funziona GeoResQ, l'app per il soccorso in montagna
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Quando ci si trova in montagna basta la minima distrazione o l’imprevisto per trovarsi in pochi istanti in una situazione di emergenza. Per questo il Club Alpino Italiano e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico hanno sviluppato «GeoResQ», l’app che permette a chi ha bisogno di aiuto di mandare un allarme a una centrale operativa h24 del Cnsas. Disponibile per ogni tipo di smartphone, da poco GeoResQ è diventata gratuita per tutti (prima lo era solo per i soci Cai).

Per lanciare un sos basta essersi registrati con le proprie credenziali, avere una minima copertura telefonica e il gps attivato. La richiesta di aiuto arriva alla centrale sottoforma di un messaggio di testo che indica le coordinate della posizione del dispositivo da cui è partito, il nome della località e la quota a cui si trova e la traccia del percorso in tempo reale. Insieme alla segnalazione viene avviata anche una chat in cui è possibile entrare in contatto con un operatore della centrale. Successivamente scatta la chiamata da parte della centrale operativa per verificare le condizioni dell’utente e infine attivare le squadre di soccorso che grazie a GeoResQ saranno in grado di arrivare direttamente sul luogo dell’incidente.

«È uno strumento che può salvare la vita a chi si trova in difficoltà e semplificare il lavoro dei soccorritori - spiega il segretario della sezione Cai di Brescia Renato Veronesi -. Non dimentichiamo che le principali cause di chiamata al Soccorso alpino sono le cadute e le perdite di orientamento di escursionisti solitari che non possono contattare nessun altro».

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