Uk, gli obiettivi di Keir Starmer

Il nuovo programma di Governo è molto ampio: definiti 40 progetti di legge per il rilancio economico
Keir Starmer è il nuovo inquilino al numero 10 di Downing Street - Foto Ansa/Epa/Neil Hall © www.giornaledibrescia.it
Keir Starmer è il nuovo inquilino al numero 10 di Downing Street - Foto Ansa/Epa/Neil Hall © www.giornaledibrescia.it
AA

In tutti i Paesi democratici, Italia compresa, i leader dei governi eletti sono chiamati, all’inizio del loro lavoro, a chiarire ai cittadini i programmi che desiderano porre in essere durante il loro mandato.

In occasione del «discorso del Re» il leader laburista Keir Starmer, che ha conseguito nelle elezioni del 4 luglio scorso una maggioranza schiacciante alla Camera dei Comuni, si è impegnato a ricostruire le basi del Paese con un nuovo programma di governo molto ampio.

In esso sono presenti almeno 40 progetti di legge che dovranno stimolare la crescita economica nazionale, soprattutto con riforme in campo energetico. Lo scopo dovrà essere di far crescere l’economia attraverso un maggiore intervento diretto del governo, senza che esso finisca per rappresentare un ostacolo alla libera iniziativa individuale, ma un facilitatore.

Perciò è prevista la nazionalizzazione delle linee ferroviarie in difficoltà; la possibilità di costruire nuovi parchi eolici sul territorio; una cooperazione più stretta tra enti locali e governo nella costruzione di nuove unità abitative e di infrastrutture; l’emanazione di una nuova legge sui diritti del lavoro che dovrà vietare i contratti a zero ore e le pratiche di «licenziamento e riassunzione», garantendo così ai lavoratori diritti come l’indennità di maternità e l’indennità di malattia fin dal primo giorno del loro impiego, semplificando il processo di riconoscimento dei sindacati; saranno abrogate le controverse leggi antisciopero dell’ultimo governo conservatore di Sunak; verrà presentato un disegno di legge per istituire la Great British Energy (GBE) con denaro pubblico, al fine di avere una società di produzione di energia svincolata dal mercato finanziario; non da ultimo, sarà concessa maggiore libertà d’azione ai poteri locali.

In un capitolo specifico il nuovo governo ha assicurato di voler difendere la salute dei cittadini vietando l’uso di tabacco e i cibi spazzatura; di voler sostenere la salute dei bambini riducendo la povertà infantile (per esempio introducendo la colazione nella scuola primaria); di voler ripulire fiumi, laghi e mari, con leggi che facilitino tali compiti e condannino gli inquinatori.

Più in generale, Starmer si è detto interessato ad agire per ostacolare il «fascino del populismo» e l’ascesa della destra estrema. Sarà compito dei laburisti concludere una era di politica rumorosa e dalle risposte facili, riportando le istituzioni al servizio della società, che resta il bene supremo del Paese.

In tal senso, un ruolo centrale sarà tenuto dalla lotta alla migrazione illegale. Il nuovo governo ha annunciato la creazione di un nuovo comando per la sicurezza delle frontiere, nonché l’introduzione di sanzioni più severe per i trafficanti di migranti. Per far ciò Starmer dovrà dialogare di più e meglio con le autorità europee: così dicendo, dopo aver assicurato di voler mantenere il massimo distacco da queste ultime, il leader laburista sta iniziando ad ammettere che i rapporti con l’Ue saranno sempre cruciali e insostituibili per il Regno Unito.

Lucio Valent - Docente di Storia contemporanea, Università Statale di Milano

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.