Spread e crescita ai minimi: un paradosso italiano

Purtroppo, non si è colta l’opportunità per una manovra finanziaria più incisiva e, nonostante la prudenza fiscale, la combinazione di bassa crescita e debito elevato può porre l’Italia a rischio – nel medio periodo – nel caso di shock sui tassi o improvvise crisi di fiducia
Un operatore di Borsa di una banca davanti ai monitor - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un operatore di Borsa di una banca davanti ai monitor - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Due numeri sintetizzano lo stato dell’economia italiana oggi: 70 e 0,5. Il primo è lo «spread» sui titoli di Stato italiani, misurato in punti base e quotato ieri; il secondo è il tasso di crescita nel 2025 del Pil italiano (in percentuale) secondo l’Outlook economico dell’Ocse, pubblicato due giorni fa. Essi sintetizzano i successi ma anche le debolezze dell’attuale politica economica. Cominciamo con il primo. Come è noto, lo spread misura la differenza di rendimento tra i titoli italiani – per

Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.