Medio Oriente, una soluzione del conflitto solo con l’arte del possibile

A due anni dagli attacchi di Hamas si aprono i negoziati a Sharm el-Sheikh: la storia ora riparte da questa località sul Mar Rosso, nel tentativo di dare vita e sostanza al Piano Trump
Un attacco dell'esercito israeliano a Gaza - Foto Ansa/Epa/Atef Safadi © www.giornaledibrescia.it
Un attacco dell'esercito israeliano a Gaza - Foto Ansa/Epa/Atef Safadi © www.giornaledibrescia.it

Tra i molteplici interessi dell’Egitto nel proporsi come sede di mediazione nei colloqui tra Hamas e Israele, due appaiono prevalenti. Il primo è la necessità di mantenere stabile la penisola del Sinai, in stretta cooperazione con Gerusalemme; il secondo è mostrarsi un interlocutore affidabile degli Stati Uniti, così da preservare gli aiuti militari annuali, circa 1,3 miliardi di dollari del Foreign Military Financing, da cui dipende in larga parte l’equilibrio economico e strategico del Cairo.

Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...