Il manifesto di Ventotene tra mito e realtà

Molte persone lo citano senza mai averlo letto integralmente, ma soprattutto senza distinguere tra significante e significato
L'Unione europea
L'Unione europea
AA

Il manifesto di Ventotene è uno dei tanti, troppi testi, che tantissimi citano senza averlo mai letto integralmente. Perché, leggendolo, si scoprirebbero passaggi come quello letto dalla nostra presidente del Consiglio. Ovvero una confusa giustapposizione di idee e di fermenti che caratterizzavano la storia dei tre principali estensori, antifascisti arrestati e confinati sull’isoletta di Ventotene: Altiero Spinelli, da poco espulso dal partito comunista come trotzkista, l’esponente socialista Eugenio Colorni e Ernesto Rossi del partito d’Azione. Senza dimenticare Ursula Hirschmann, una personalità europea, moglie di Colorni e poi di Spinelli.

Di qui una complessiva ispirazione appunto «rivoluzionaria», consapevole di non potersi più muovere sulla strada dell’ortodossia marxista e del comunismo e alla ricerca, anche dal punto di vista geografico e politico, di un nuovo orizzonte, quello appunto europeo. Un testo dunque molto datato, per cui però il significante vale molto più del significato. Essere stato uno degli incunabuli dell’unione della federazione europea conterà molto di più delle modalità che proponeva per raggiungerla e dell’orizzonte valoriale e programmatico in cui si muoveva.

Il che spiega come le cose andranno (per fortuna) per altra strada, cioè quella delle costituzioni democratiche dei diversi stati, che non venivano neppure prese in considerazione, ma da cui scaturirà una costruzione europea appunto democratica, pur con tutti i suoi limiti, di successo.

Del resto questa distinzione tra significato, cioè contenuto, e significante, cioè carica ideale, risalta anche nella successiva biografia dello stesso Spinelli, che concluderà la sua parola come parlamentare europeo eletto da indipendente nelle liste del Pci, dopo avere esercitato diversi uffici a Bruxelles e soprattutto essere stato un costante e coerente promotore dell’idea europeista, usando come vessillo appunto il manifesto di Ventotene.

Fondato il Movimento Federalista Europeo, nei giorni tra la caduta di Mussolini e l’occupazione nazista, per gli anni successivi – ancora una volta il significante emerge in tutta evidenza – trarrà dal fatto prima ancora che dal testo del manifesto il propellente per presentarsi come un «apostolo» (pur laicissimo) dell’unità europea con la quale amava identificarsi. Un percorso pervicace il cui punto di arrivo – pur destinato a rimanere inattuato – sarà l’approvazione il 14 febbraio 1984 da parte del Parlamento europeo del Progetto di Trattato di Unione europea, passato alla storia proprio come Progetto Spinelli, paradossalmente votato all’unanimità solo dal gruppo del partito popolare europeo, quei democristiani cui però nel Diario non risparmia aggettivi poco benevoli.

In realtà il progetto europeo, che oggi è ad una delle sue peraltro tante strettoie, è il risultato di una convergenza. Inizialmente, oltre la linea del Movimento federalista europeo occorre ricordare quella ben più risalente di ispirazione cristiana di Coudenhove Kalergi, fondatore dell’Unione parlamentare europea, tutto confluito nel Congresso d’Europa dell’Aja del 7 maggio 1948, dal quale scaturisce il Consiglio d’Europa. Cose che non possono accadere dal punto di vista istituzionale se non ci fosse stata l’azione di uomini politici realisti e lungimiranti. Il leader conservatore Churchill in prima istanza e poi, in modo risolutivo i democristiani De Gasperi, Adenauer e Schumann, il liberale Monnet, il socialdemocratico Spaak.

Punti fermi in una Europa, sempre peraltro in costruzione, in cui le generose spinte ideali hanno sempre bisogno di quadri istituzionali e leader politici credibili.

Francesco Bonini, rettore della Libera Università Maria Santissima Assunta Lumsa, Roma

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.