Italia e Estero

Quanto si è impennata la curva del contagio nell'ultimo mese

In Lombardia, i nuovi positivi sono passati da 9.076 a 29.890, cioè sono più che triplicati (+229%)
Passanti in strada indossano la mascherina per evitare il contagio da coronavirus - Foto Ansa/Massimo Percossi
Passanti in strada indossano la mascherina per evitare il contagio da coronavirus - Foto Ansa/Massimo Percossi
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Per quanto sia utile guardare i dati giornalieri, diffusi negli ormai consueti bollettini di Regione e Protezione civile, è solo la visione in prospettiva che può aiutarci a comprendere meglio quanto sia cambiato l’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Lombardia, così come in Italia, nelle ultime due settimane. Oltre a tener conto delle proiezioni elaborate dagli esperti del Comitato tecnico scientifico regionale, che parlano di 600 ricoveri in t.i. entro fine mese e che hanno indotto la giunta del governatore Attilio Fontana a applicare norme ancora più restrittive rispetto a quanto previsto nell’ultimo Dpcm, può valere la pena osservare la tendenza di crescita nell’ultimo mese.

Basta confrontare i dati del 21 settembre con quelli del 21 ottobre per rendersi subito conto che in soli 30 giorni i numeri sono aumentati in modo veloce e impressionante. Un andamento che in matematica si definisce «esponenziale» e che, come dice bene l’esperto Stefano Quintarelli nel suo libro Costruire il domani, come riporta Repubblica, si può spiegare con l’esempio del bicchiere. «Pensate a un bicchiere che si riempie in un’ora: per i primi 54 minuti sembrerà vuoto, al minuto 55 sarà ancora al 3,13 per cento, ma dopo altri cinque minuti sarà colmo».

Torniamo ai numeri: nelle ultime quattro settimane in Lombardia le persone positive al Sars-CoV-2 sono passate da 9.076 a 29.890, cioè sono più che triplicate (+229%). L’aspetto interessante, però, è che l’impennata è stata proprio negli ultimi quattordici giorni: a metà del periodo che stiamo analizzando, cioè il 7 ottobre, il totale degli infettati era infatti ancora fermo a 9.877, per cui in due settimane sono aumentati di ben 20.013.

Certo è che sia cresciuto anche il numero di tamponi effettuati, ma l’incremento non è così straordinario come si potrebbe pensare: si passa dai 9.963 test diagnostici giornalieri di un mese fa ai 36.416 di ieri, con un aumento in un mese di 619.704 unità. Più significativo osservare l’incremento dell’incidenza tra nuovi casi rilevati e tamponi: il 21 settembre era a quota 0,9%, dopo un mese è salita all’11,3%, passando per il record assoluto (11,5%) che risale a lunedì 19 ottobre.

Per quanto riguarda le terapie intensive, a livello regionale sono passate da 36 a 134 (+272,2%), sfiorando la soglia di allarme 2 che prevede l’ampliamento dei reparti, come stabilito dal piano regionale approvato lo scorso luglio dal governo, e che dunque ha dato il via al ripristino degli ospedali temporanei nei padiglioni fieristici di Bergamo e Milano. Aumentati in modo importante negli ultimi trenta giorni anche i ricoveri Covid in altri reparti: da 283 a 1.521 (+437,5%).

In un mese sono decedute 200 persone, portando il totale delle vittime a 17.123, che sono quasi la metà dei morti in Italia (36.832 al 21 ottobre).

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