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Protesta davanti alla Procura di Bergamo, contestato Fontana

Il governatore viene sentito come informato sui fatti dai pm che indagano su ospedale di Alzano, morti nelle Rsa e mancata zona rossa
Il governatore Attilio Fontana - Foto Ansa
Il governatore Attilio Fontana - Foto Ansa
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Un presidio per protestare contro la gestione dell'emergenza coronavirus è in corso davanti alla Procura di Bergamo dove si sta tenendo l'audizione del presidente della Lombardia Attilio Fontana convocato come testimone. Il governatore sarà sentito come persona informata sui fatti dai pm che indagano sul caso dell’ospedale di Alzano, sulle morti nelle Rsa e sulla mancata istituzione di una zona rossa nella Bergamasca.

Un gruppo di cittadini composto da poche decine di persone, con anche alcuni sindacalisti, ha srotolato uno striscione bianco con scritto «Fontana, Bergamo non dimentica» e un insulto in rosso. La protesta in particolare riguarda la mancata istituzione della zona rossa nella Bergamasca. Con un altro cartello si contestano anche gli industriali lombardi: «Confindustria. No zona rossa in Valseriana. Tranquilli ci ha pensato Fontana», si legge.

Nel mirino della protesta anche l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e Stefano Scaglia, presidente della Confindustria di Bergamo. Un manifestante con un megafono sta spiegando i motivi della protesta: «15mila morti in Lombardia, non ci dimenticheremo di questa strage». «Penso che anche il governatore abbia responsabilità enormi in questa strage. Penso che si potevano evitare i danni se si faceva la zona rossa. Sappiamo che ci sono state pressioni per non farla e siamo qui per chiedere giustizia», ha spiegato durante il presidio, Eliana Como della Fiom.

«A tutti i livelli - ha proseguito la sindacalista - nessuno si è preso la responsabilità della chiusura. Le imprese sostenevano che non potevano chiudere per due settimane poi abbiamo contato i danni e i morti».

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