IN PROCURA
«Piano pandemico del 2006 inefficace»: le carte ai pm

Terapia intensiva - © www.giornaledibrescia.it
Il piano pandemico del 2006 non sarebbe stato efficace l'anno scorso quando in Italia è scoppiata la pandemia da coronavirus. Lo sostiene Pier Paolo Lunelli, generale dell'Esercito in pensione in passato autore di protocolli per piani pandemici in diversi Stati europei, sulla base di due documenti inediti da lui raccolti e consegnati questa mattina alla Procura di Bergamo che indaga sulla gestione del Covid nella Bergamasca dal team di legali dei familiari delle vittime.
A renderlo noto è lo stesso team di legali in un comunicato in cui si riportano alcuni stralci dei due documenti a sostegno dell'affermazione di Lunelli, che in un rapporto choc - ripreso dal Guardian e dal Giornale di Brescia la scorsa estate - aveva già illustrato le ragioni dell'inadeguatezza del Piano pandemico di cui disponeva il nostro Paese. «La preparazione, condizione necessaria per un'efficace risposta - si legge in uno dei due allegati - non era stata completata come sarebbe stato opportuno. La colonna stato di avanzamento del piano pandemico (...) è rimasta vuota. Il piano è rimasto sulla carta e poi chiuso in un cassetto quando l'emergenza H5N1 è cessata. [...] Da allora è diventato un libro dei sogni e di intenzioni rimaste tali».
Secondo l'analisi tecnica del generale Lunelli, il piano pandemico del 2006 non sarebbe stato nemmeno in linea con quanto richiesto dalla lista di controllo per validare il piano di
preparazione a un'epidemia influenzale, edita dall'Oms nel 2005.
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