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Papa Francesco ha deciso: «Paolo VI santo il 14 ottobre »

L'annuncio al termine del Concistoro, canonizzato il pontefice «che si fece interprete del grido degli ultimi»
PAOLO VI SANTO IL 14 OTTOBRE
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«La santità è a portata di tutti»: così Paolo VI nell’udienza generale del 16 marzo 1966 spiegava alla Chiesa che per essere santi bisogna contare su due pilastri: «La grazia di Dio e la buona volontà».

Questa mattina durante il Concistoro Papa Francesco ha dato l'annuncio tanto atteso: Paolo VI verrà proclamato santo in piazza San Pietro il 14 ottobre.

Lo annuncia il sito News.Va di cui riportiamo integralmente il testo.

In un incontro a febbraio con il clero di Roma, nella Basilica di San Giovanni  in Laterano, Papa Francesco aveva rivelato la prossima canonizzazione di Papa Montini (Concesio, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo, 6 agosto 1978) che aveva beatificato il 19 ottobre 2014. E’ proprio nel 2014 che avviene il miracolo che lo porterà agli onori degli altari e riguarda la guarigione inspiegabile di una bimba al quinto mese di gravidanza. Secondo i medici, la piccola non avrebbe avuto possibilità di nascere a causa di una grave complicanza della gestazione, pericolosa anche per la salute della madre.  In un viaggio a Brescia, terra natale di Montini,  per chiedere il suo Paolo VI, la donna pregò intensamente nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, ottenendo la guarigione completa della figlia.

Il Papa della vita nascente

Anche per la beatificazione, il miracolo avvenne in una fase di vita prenatale. Nel 2001 in California, una madre, al quinto mese di gravidanza, era in condizioni disperate per la presenza di liquido nell’addome e l’assenza di liquido nel sacco amniotico. I medici consigliarono l'aborto terapeutico, ma lei si rifiutò e, su suggerimento di una suora italiana che l’aveva conosciuto in vita, pregò Paolo VI. Quest’anno tra l’altro ricorre il 50.mo anniversario dell’enciclica Humanae vitae nella quale si respingeva la contraccezione con metodi artificiali e si prendeva una netta posizione contro le politiche di pianificazione familiare, spesso imposte ai Paesi poveri da quelli più ricchi.

 

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