Italia e Estero

Omicron e terza dose: efficacia contro la malattia severa al 98%

Solo il 38% degli italiani ne è provvisto. Per l'Iss dopo 4 mesi dalla seconda dose la protezione dal virus cala invece al 41,6%
Personale ospedaliero in tenuta anti-Covid - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Personale ospedaliero in tenuta anti-Covid - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Mentre la variante Omicron del coronavirus spinge i contagi a livelli mai visti, la campagna di vaccinazione prosegue, soprattutto con le dosi booster di richiamo. Diversi studi confermano che il booster risulta fondamentale per riportare ad alti livelli la protezione offerta dai vaccini in chi ha completato il ciclo di vaccinazione più di quattro mesi fa, nei confronti dell'infezione e della malattia severa.

Secondo l'ultimo report dell'Istituto superiore di Sanità, quattro mesi dopo il completamento del ciclo di vaccinazione primario, anche per la diffusione di Omicron, l'efficacia dei vaccini nel prevenire la diagnosi scende dal 77% al 41,6%, e dal 95% all'88% riguardo la malattia severa.

Il booster riporta l'efficacia nei confronti dell'infezione al 75% e al 97,8% per la malattia severa. Al momento, poco meno del 38% della popolazione ha ricevuto la dose booster, pari a 22,3 milioni di persone. Le coperture variano a seconda della fascia d'età presa in considerazione, vista la differenza nei tempi di accesso alle prime vaccinazioni nei mesi scorsi.

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