Italia e Estero

Il vaccino? «Necessario per chi lavora nel pubblico»

Per la sottosegretaria Zampa, il vaccino contro il Covid dovrebbe essere una precondizione per operatori sanitari e insegnanti, tra gli altri
Un infermiere con una fiala di vaccino - Foto Ansa/Cesare Abbate © www.giornaledibrescia.it
Un infermiere con una fiala di vaccino - Foto Ansa/Cesare Abbate © www.giornaledibrescia.it
AA

«In questo momento cominciare a parlare di obbligo farebbe un danno», ma «credo che fare il vaccino contro il Covid-19 debba essere una precondizione per chi lavora nel pubblico». Così la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa nella trasmissione Agorà di Rai 3. 

«Dobbiamo avere la pazienza di spiegare. La campagna di comunicazione - ha proseguito - è in partenza e sui siti di Iss, Ministero e Aifa si possono trovare fonti corrette per informarsi». Ma «se ci rendessimo conto che c'è un rifiuto che non si riesce a superare credo andrebbe considerato l'obbligo. Non si può stare in una Rsa, dove dovresti lavorare per la salute delle persone ospitate, e mettere la loro salute a rischio. Abbiamo deciso che a scuola chi non è vaccinato non può andare, credo valga anche per operatori sanitari e insegnanti». 

Per quanto riguarda gli operatori sanitari delle Rsa, in particolare, in questi giorni sta emergendo una bassa adesione alla campagna vaccinale. Nel territorio di competenza dell’Ats Brescia, ad esempio, soltanto il 20% degli operatori ha deciso di sottoporsi al vaccino. Una percentuale giudicata troppo bassa dal direttore di Ats, Claudio Sileo. 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia