Italia e Estero

Elezioni e referendum, come si vota: le regole anti Covid

Il 20 e 21 settembre i cittadini italiani sono chiamati alle urne: è il primo voto in era coronavirus. Coinvolti 931mila bresciani
ELEZIONI E REFERENDUM, COME SI VOTA
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Il 20 e 21 settembre i cittadini italiani sono chiamati alle urne per esprimersi sul referendum costituzionale che propone il taglio del numero dei parlamentari. Si torna quindi a votare in due giornate separate, dalle 7 alle 23 di domenica 20 e dalle 7 alle 15 di lunedì 21 settembre, con l'obiettivo di evitare assembramenti nei seggi e ridurre al minimo il rischio contagi. La consultazione, nel Bresciano, vedrà coinvolti 931mila bresciani di cui oltre 13.600 diciottenni.

Negli stessi giorni si terranno le elezioni amministrative in 1.178 comuni - 8 quelli bresciani: Rovato, Lonato, Magasa, Travagliato, Quinzano, Corte Franca, Roncadelle e Capriano del Colle per 58mila elettori -  (di cui 610 in regioni a statuto ordinario e 568 in regioni a statuto speciale), le elezioni per il rinnovo di sette consigli regionali e dei rispettivi presidenti, e le elezioni suppletive al senato in due collegi della Sardegna e del Veneto.

L'appuntamento referendario, conosciuto come quello sul «taglio dei parlamentari», era previsto per il 29 marzo, poi è slittato a causa dell'emergenza coronavirus.

Il testo del quesito è il seguente: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?».

I cittadini sono chiamati a confermare o meno il testo della legge che modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione riducendo il numero dei parlamentari, modifica già approvata dal Parlamento. Si tratta di un referendum costituzionale confermativo, e a differenza di quello abrogativo, non è previsto il raggiungimento di un quorum di validità: l'esito è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori. Si provvederà immediatamente allo spoglio delle schede, successivamente comincerà lo scrutinio delle altre votazioni.

Le prime elezioni in era Covid rischiano di essere anche le prime nelle quali è altissima la probabilità che le persone più fragili disertino le urne. Un rischio, e un vulnus per la democrazia, contro il quale non sembra esser bastato il decreto che il governo ha approvato ad agosto definendo le regole per la tornata elettorale tra le quali l'istituzione di seggi nei reparti Covid degli ospedali e la possibilità del voto a domicilio: sono infatti meno di un migliaio le domande arrivate per esercitare il diritto di 
voto da casa. Ma i malati in isolamento domiciliare sono ad oggi 39.862, senza contare tutti coloro che sono in quarantena perché contatti stretti di positivi. 

Le misure di sicurezza

Il protocollo prevede accessi contingentati agli edifici dei seggi, percorsi distinti di entrata e di uscita, distanziamento tra i componenti del seggio e tra questi e gli elettori, definizione del numero e della disposizione delle cabine elettorali tenendo conto dello spazio disponibile e delle necessità di movimento. Per accedere ai seggi elettorali sarà obbligatorio l'uso della mascherina da parte di chiunque (i guanti non servono).

La misura del distanziamento tra i componenti del seggio e tra questi e gli elettori sarà particolarmente rigida nel momento in cui bisognerà rimuovere la mascherina per il riconoscimento: per procedere all'identificazione da parte dei componenti il seggio, una volta consegnato il documento d'identità e la tessera elettorale, l'elettore si allontanerà ad almeno due metri e abbasserà la mascherina. 

Prima di ricevere la scheda elettorale e la matita copiativa, sarà d'obbligo un'altra igienizzazione delle mani, dopo quella all’ingresso. Dopo aver votato, ripiegato la scheda e essere uscito dalla cabina, l'elettore, previa autorizzazione, inserirà personalmente la scheda votata nell'urna corrispondente. Riconsegnata la matita copiativa, l'elettore può lasciare il seggio seguendo la via d'uscita indicata, anche se prima è consigliata una nuova igienizzazione delle mani. Vige obbligo per i componenti il seggio elettorale di indossare mascherina chirurgica, di mantenere la distanza di almeno un metro e di igienizzare frequentemente le mani. 

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