Italia e Estero

D'accordo, ma come si vota? Istruzioni per l'uso per il 4 marzo

Sapete già come fare? Ecco le indicazioni per Camera (scheda rosa) e Senato (scheda gialla). E ricordate: niente voto disgiunto
È in azione la macchina elettorale per il voto delle Politiche - Foto Ansa
È in azione la macchina elettorale per il voto delle Politiche - Foto Ansa
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Il 4 marzo oltre 51 milioni di italiani saranno chiamati alle urne per le elezioni Politiche e in Lazio e Lombardia in contemporanea si svolgeranno anche le elezioni Regionali (nella nostra regione gli aventi diritto sono circa 7 milioni e 800mila).

Le votazioni si terranno in un solo giorno con i seggi aperti dalle 7 alle 23.

Per il rinnovo del Parlamento si voterà per la prima volta con il Rosatellum, un sistema misto maggioritario-proporzionale con un terzo di deputati e senatori eletti in collegi uninominali e due terzi con il sistema proporzionale.

Il Rosatellum prevede che i partiti possano presentarsi alle elezioni singolarmente o in coalizioni. L’elettore riceverà due schede, una rosa per la Camera dei Deputati e una gialla per il Senato (solo per coloro che hanno più di 25 anni).

Ogni scheda sarà divisa, quindi, in una serie di aree ognuna corrispondente a un partito o a una coalizione. Ciascuna area presenta un rettangolo con un solo nome: è quello del candidato di partito o di coalizione per il collegio uninominale corrispondente al territorio di residenza dell’elettore. Sotto al rettangolo l’elettore troverà uno o più simboli di partiti, che sono le liste singole dei candidati che sostengono la coalizione. Accanto ai simboli, i nomi dei candidati di quel partito per il collegio plurinominale proporzionale. A Brescia ogni partito potrà presentare al massimo quattro candidati nel listino.

 

 

L’elettore può esprimere il proprio voto tracciando un segno sulla scheda elettorale. Per ogni scheda, l'elettore può tracciare al massimo due segni: uno per il candidato nel collegio uninominale e un altro per uno dei partiti della coalizione che sostiene quel candidato. È possibile, quindi, barrare il nome di un candidato al collegio uninominale e poi scegliere una delle liste che lo appoggiano. Ma non è consentito il voto disgiunto, ovvero non si può scegliere una lista di un’altra coalizione. Se viene barrata una lista di un’altra coalizione rispetto al candidato scelto nel collegio uninominale, la scheda viene annullata. Il secondo segno può essere tracciato soltanto su una delle liste che appoggiano il candidato che si è scelto nel collegio uninominale. Non sono previste preferenze quindi si può barrare il simbolo del partito, ma non uno dei nomi dei candidati nel listino bloccato per il proporzionale.

Con il Rosatellum, la ripartizione dei seggi prevede per la Camera 232 assegnati dai collegi uninominali con il maggioritario, 386 dai collegi plurinominali con il proporzionale e 12 dalla circoscrizione estero. Al Senato sono 116 seggi assegnati con il maggioritario, mentre 194 con il proporzionale e 6 assegnati dalla circoscrizione estero. Per quanto riguarda i collegi uninominali, il seggio andrà al candidato che otterrà anche un solo voto in più rispetto agli altri. L’assegnazione dei restanti seggi sarà invece col metodo proporzionale: ogni lista avrà un numero di parlamentari in proporzione ai voti ottenuti nei collegi con un riparto nazionale per la Camera e riparto Regionale per il Senato. I candidati del listino proporzionale saranno eletti nell'ordine in cui compaiono sulla scheda.

 

 

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