Italia e Estero

Crisi di governo, l'M5S fa saltare il vertice con il Pd

Dopo il lungo confronto nella notte e la mancata intesa sul nome di Conte premier, l'accordo pare essere lontano
Il leader pentastellato Luigi Di Maio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il leader pentastellato Luigi Di Maio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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È stato annullato il vertice in programma alle 11 tra le delegazioni del M5S, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, e del Pd, Nicola Zingaretti e Andrea Orlando. A quanto si apprende da fonti Dem, una telefonata è giunta da Palazzo Chigi al Nazareno per annullare l'incontro.

Sarebbe incagliata sul nodo dei vicepremier e dei ministeri più pesanti, la trattativa tra M5S e Pd per la formazione del nuovo governo. Secondo fonti parlamentari Dem, non ci sarebbero veti sulla premiership di Giuseppe Conte ma prima vanno sciolti altri nodi. In particolare, spiegano le stesse fonti, considerato Conte come esponente M5S, i Dem dovrebbero avere l'unico vicepremier. 

Inoltre, per dare un segno di svolta sulla politica economica, la delegazione Pd avrebbe chiesto tutti i ministeri economici. Al momento la delegazione pentastellata avrebbe detto no, invocando per Luigi Di Maio il ruolo di vicepremier e un ministero di peso, come gli Interni. Ma uno dei nodi è proprio il Viminale, che il Pd avrebbe chiesto per un suo esponente (o al più una figura terza). 

Ad ora la trattativa è bloccata e i Cinque stelle hanno annullato il vertice in programma alle 11. Ma non si esclude che domani nelle consultazioni i due partiti possano dare l'indicazione di Conte premier per poi lasciare a lui verificare, in tempi rapidi, se ci sono le condizioni per formare il governo. Se tutto salterà, c'è già chi ipotizza come data utile per il voto il 10 novembre.

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