Italia e Estero

Chi torna dall'estero non è tenuto a isolarsi prima del tampone

Lo precisa il presidente Attilio Fontana, che specifica che vanno adottate «rigorose misure igienico sanitarie e ridotti gli spostamenti»
Turisti rientrati dalla Grecia in attesa del tampone all'ospedale di Alzano - Foto Ansa/Stefano Cavicchi
Turisti rientrati dalla Grecia in attesa del tampone all'ospedale di Alzano - Foto Ansa/Stefano Cavicchi
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«Nessun isolamento fiduciario per chi rientra da Spagna, Croazia, Grecia e Malta»: lo precisa il presidente della Lombardia Attilio Fontana insieme all'assessore al Welfare Giulio Gallera. Nessuna quarantena dunque ma «l'adozione rigorosa delle misure igienico sanitarie» come l'uso sempre della mascherina e la «limitazione allo stretto necessario degli spostamenti».

«L'introduzione di tali modalità - spiegano in una nota - deriva dal fatto che la situazione dei contagi in Lombardia è sotto controllo (anche se oltre la metà deriva dall'estero ndr) e in considerazione dell'imminente inizio delle attività lavorative per chi rientra dalle vacanze. Resta inteso che in presenza di sintomi è opportuno contattare con urgenza il proprio medico di base». 

Resta comunque in vigore, per chi proviene da Spagna, Croazia, Grecia e Malta, l'obbligo della segnalazione del proprio ingresso nel territorio italiano al Dipartimento di Prevenzione dell'Ats competente in base al proprio domicilio. Devono fare seguito o la presentazione dell'esito del tampone effettuato nelle 72 ore antecedenti il rientro in Italia oppure l'effettuazione di un nuovo test molecolare naso faringeo entro 48 dall'arrivo a casa.

 

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