Tamponi dopo l'estero, in 24 ore già 100 richieste a Ats Brescia

L’esame è obbligatorio per chi torna da Grecia, Croazia, Malta e Spagna: è boom nel primo giorno
Un'addetta in un laboratorio d'analisi
Un'addetta in un laboratorio d'analisi
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Test rapidi, rapidissimi (e necessari) per chi torna da Croazia, Grecia, Malta e Spagna e divieto di ingresso dalla Colombia. Nel mezzo dell’estate e con i contagi in risalita dopo i rientri dalle vacanze e la movida indisciplinata, Governo e Regione tentano di arginare l’arrembaggio del Covid-19 con nuove misure.

Sono già un centinaio i bresciani che hanno contattato l’Agenzia di tutela della salute di casa nostra, comunicando il loro rientro all’autorità sanitaria. Non tutti, ovviamente, sono rincasati ieri, bensì negli ultimi 14 giorni e sono quindi tenuti a farsi avanti e ad eseguire i controlli. «A inviarci la segnalazione - spiega il direttore generale Claudio Sileo - non sono stati solo cittadini che hanno trascorso il periodo di ferie nei quattro Paesi al centro dell'ordinanza, ma anche provenienti da altre zone. Per loro non è obbligatorio, ma noi lo proponiamo a tutti». E quasi tutti hanno accettato di effettuare il test, il cui esito dovrebbe essere disponibile in tempi rapidi.

Qual è il primo passo da compiere? I cittadini residenti nel territorio di Ats Brescia, una volta compilato il questionario (che si trova seguendo il link sulla home page del sito dell’Agenzia, www.ats-brescia.it), verranno contattati direttamente per fissare l’appuntamento per il tampone.

L’obbligo di segnalare il proprio arrivo per sottoporsi ai controlli ha debuttato ieri e resterà in vigore fino al 7 settembre.

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