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Unicef, in 2 anni 64mila bambini uccisi o mutilati a Gaza

epa12292327 Sham Qudeih, a two-year old Palestinian child, lies on a bed at the Nasser Hospital in Khan Younis, southern Gaza Strip, 10 August 2025. Sham Qudeih suffers from liver enlargement, severe malnutrition, and severe abdominal swelling, with her weight having dropped to four kilograms. Doctors at Nasser Hospital in Khan Younis confirmed Sham’s condition is critical and that she urgently needs to leave the Strip to receive treatment abroad. According to the World Health Organization, the malnutrition crisis in Gaza remains dire with a rising number of acutely malnourished children reported since March 2025 coinciding with the onset of the more than 80-day aid blockade. EPA/HAITHAM IMAD
epa12292327 Sham Qudeih, a two-year old Palestinian child, lies on a bed at the Nasser Hospital in Khan Younis, southern Gaza Strip, 10 August 2025. Sham Qudeih suffers from liver enlargement, severe malnutrition, and severe abdominal swelling, with her weight having dropped to four kilograms. Doctors at Nasser Hospital in Khan Younis confirmed Sham’s condition is critical and that she urgently needs to leave the Strip to receive treatment abroad. According to the World Health Organization, the malnutrition crisis in Gaza remains dire with a rising number of acutely malnourished children reported since March 2025 coinciding with the onset of the more than 80-day aid blockade. EPA/HAITHAM IMAD
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ROMA, 08 OTT - "Da oltre 700 giorni, i bambini di Gaza vengono uccisi, mutilati e sfollati in una guerra devastante che è un affronto alla nostra comune umanità. Gli attacchi israeliani su Gaza City e su altre parti della Striscia continuano. Il mondo non può e non deve permettere che questo continui. Negli ultimi due anni, secondo le notizie, un numero sconcertante di 64.000 bambini sono stati uccisi o mutilati in tutta la Striscia di Gaza, tra cui almeno 1.000 appena nati. Non sappiamo quanti altri siano morti a causa di malattie prevenibili o siano sepolti sotto le macerie". Lo dichiara la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell. "La carestia persiste a Gaza City e si sta diffondendo verso sud, dove i bambini vivono già in condizioni disastrose. La crisi legata alla malnutrizione, soprattutto tra gli infanti, rimane drammatica. Mesi senza cibo adeguato hanno causato danni permanenti alla crescita e allo sviluppo dei bambini", afferma ancora Russell. "La necessità di un cessate il fuoco non potrebbe essere più urgente. Da sabato mattina, secondo le notizie, almeno 14 bambini sono stati uccisi, mentre i bombardamenti da parte di Israele continuano a colpire Gaza City e altre zone". L'Unicef accoglie "con favore tutti gli sforzi volti a porre fine alla guerra e a stabilire un percorso verso la pace a Gaza e nella regione. Qualsiasi piano deve portare a un cessate il fuoco, al rilascio degli ostaggi e al passaggio sicuro, rapido e senza ostacoli degli aiuti umanitari - attraverso tutti i valichi e le rotte disponibili - nella misura estremamente necessaria per tutti gli abitanti di Gaza, soprattutto i bambini". Il diritto internazionale umanitario "è chiaro: chiediamo a Israele di garantire la piena protezione della vita di tutti i civili. Negare l'assistenza umanitaria ai civili è inequivocabilmente proibito. I principi di distinzione, proporzionalità e precauzione devono guidare tutte le azioni militari e i civili che non possono, non vogliono o scelgono di non evacuare le zone di combattimento rimangono civili e devono essere sempre protetti. Ogni bambino ucciso è una perdita insostituibile. Per il bene di tutti i bambini di Gaza, questa guerra deve finire ora", conclude Russell.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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