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Truffa con superbonus, sequestrati 5 milioni e mezzo ad una Rsa

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BOTRICELLO, 10 GIU - Un sequestro preventivo d'urgenza di crediti d'imposta per un totale di circa 5 milioni e mezzo di euro. È il risultato di un'indagine condotta dalla guardia di finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, che ha fatto luce su una presunta indebita acquisizione di crediti d'imposta in ambito edilizio da parte di un ente, attivo nel settore dell'assistenza residenziale per anziani e disabili. Indagati nell'inchiesta il legale rappresentante e il tecnico responsabile dei lavori, per i quali l'ipotesi accusatoria è quella di truffa aggravata ai danni dello Stato per l'indebito conseguimento di erogazioni pubbliche. La vicenda su cui ha indagato la Guardia di finanza riguarda, in particolare, la riqualificazione di un complesso edilizio nel Comune di Botricello, in provincia di Catanzaro. Si tratta di un immobile, in passato utilizzato come villaggio turistico, che versava in precarie condizioni strutturali. Acquisito lo stabile nel 2023, nell'agosto dello stesso anno l'ente aveva dato avvio a interventi di ristrutturazione, presentando le pratiche edilizie e le asseverazioni richieste per fruire dei benefici del cosiddetto "Superbonus". Stando alle indagini della guardia di finanza, però, la società che gestisce le Rsa non era in possesso né dei requisiti soggettivi né di quelli oggettivi necessari per accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla normativa. Da qui la decisione della Procura, guidata da Salvatore Curcio, di eseguire il sequestro preventivo d'urgenza dei crediti d'imposta, ammontanti appunto a 5 milioni e mezzo di euro, somma equivalente, secondo la Procura di Catanzaro, a quanto sarebbe stato indebitamente ottenuto dall'Rsa attraverso l'illecito accesso alle misure agevolative.

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