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Tragedia in discoteca, Salvini: «469 posti e 1300 presenti»

I ragazzi in situazioni critiche sono in terapia intensiva e non vigile
Tragedia in discoteca al concerto di Sfera Ebbasta: 6 morti nella calca © www.giornaledibrescia.it
Tragedia in discoteca al concerto di Sfera Ebbasta: 6 morti nella calca © www.giornaledibrescia.it
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«I ragazzi in situazioni critiche sono in terapia intensiva e non vigile, non sarebbe un fatto
opportuno incontrarli, sarebbe d'intralcio, tornerò a trovarli. I familiari delle vittime non le ho incontrati, non ci sono in questo momento»: lo ha detto Giuseppe Conte uscendo
dall'ospedale Torrette di Ancona dove era andato per avere notizie dei feriti nella tragedia della discoteca di Corinaldo. I feriti sono 7 e 6 i morti.

 

Intanto si cerca di dare un nome e un volto alla persona che ha spruzzato lo spray che avrebbe scatenato il panico. E il ministro dell'Interno Salvini intanto denuncia irregolarità: «In sala c'erano 469 posti e sono stati venduti circa 1.300 biglietti. Non penso che sia stata solo fatalità. E se qualcuno ha sbagliato deve pagare». E aggiunge: «Se qualcuno pensa di fare uno scherzo è giusto che capisca che ci si diverte in altra maniera. Io non faccio ipotesi, gli inquirenti stanno lavorando da stanotte. Ma non credo - ha ripetuto - che sia stata solo fatalità». 

«Il Governo interviene in questo momento - ha proseguito Conte - per dimostrare vicinanza commossa e partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e dei feriti. Il governo deve sempre vigilare perché tragedie del genere non abbiano a ripetersi».
Il presidente del Consiglio ha quindi ribadito l'«appello ai gestori dei locali pubblici perchè gestiscano nel modo più responsabile queste loro attività. Un appello perché siano sempre molto cauti nel rispetto delle norme di sicurezza, del numero massimo dei posti. Le norme ci sono e vanno fatte rispettare: dal Governo - ha concluso - ci sarà la massima e vigilante attenzione e se ci fosse occasione per un'ulteriore riflessione (sulle norme ndr) il Governo non si sottrarrà».

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