Servizi per l'infanzia, ripartono il primo settembre

«Le attività dei servizi educativi (0-3 anni) per la prima infanzia possano riprendere a partire dal primo settembre 2020».
È quanto prevede la nuova ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che fa riferimento al «Documento di indirizzo ed orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell'infanzia» adottato dal ministro dell'Istruzione il 3 agosto scorso. «È facoltà dei soggetti gestori (pubblici e privati), anche in relazione alle esigenze manifestate dalle famiglie, l'individuazione della data di effettiva riapertura del servizio» continua l'ordinanza. «Il rapporto numerico personale/bambini e, più in generale, le modalità organizzative delle strutture, si intendano confermati secondo i vigenti provvedimenti regionali».«Gli enti gestori pubblici e privati e le famiglie», conclude l'ordinanza, devono sottoscrivere il «Patto di corresponsabilità», uno «strumento di condivisione delle misure organizzative, igienico-sanitarie e dei comportamenti individuali volti al contenimento della diffusione del contagio da Covid-19».
L’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini commenta gli aspetti più significativi dell’ordinanza. «Il contesto attuale - spiega l’assessore - risulta complessivamente modificato rispetto all’inizio dell’emergenza pandemica e le conseguenti riflessioni ci portano a collocare la logica degli interventi in una prospettiva di ripresa complessiva verso la normalità. In quest’ottica emerge con evidenza l’ulteriore funzione dei servizi educativi per la prima infanzia come fattore di crescita generale e strumento di sostegno alla famiglia, oltreché misura di conciliazione familiare e di facilitazione di ingresso e permanenza della donna nel mondo del lavoro».
Il sistema lombardo già prevede, attraverso specifici requisiti di esercizio e accreditamento, parametri di rapporto numerico educatore/bambini e superficie/bambini che consentono, nel quadro definito dalle indicazioni ministeriali, di avere gli elementi per una ripresa in sicurezza delle attività, tenendo nella giusta considerazione gli aspetti sanitari e quelli educativi, con particolare riguardo alla fase iniziale.
«Tali aspetti - prosegue l’assessore - verranno approfonditi in uno specifico incontro con le rappresentanze degli enti gestori, i sindacati, Anci, Ats e soggetti a vario titolo coinvolti, convocato per martedì 11 agosto. Obiettivo della riunione è quello, partendo dai contenuti dell’Ordinanza e dalle linee guida ministeriali, di garantire una ripresa appropriata e la riapertura in sicurezza dei servizi, anche in funzione della prevenzione del rischio di contagio Covid-19».
«È necessario per poter assicurare una adeguata riapertura dei servizi - aggiunge l’assessore - costruire un percorso che coinvolga i genitori. Ciò verrà fatto proprio attraverso il patto di corresponsabilità, che sarà finalizzato soprattutto al contenimento del rischio, ma anche ad individuare orientamenti e proposte per una crescita complessiva dei servizi. La priorità infatti, in questo momento, resta quella di conciliare il diritto alla socialità, al gioco ed in generale all’educazione dei bambini e delle bambine con la necessità di tutelare la loro salute, nonché quella delle famiglie e del personale educativo ed ausiliario impegnato nello svolgimento delle diverse iniziative».
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