Italia e Estero

Odg, 'nessun interesse pubblico nel colloquio di Turetta'

(FRAME TG1) "Hai fatto qualcosa, però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista. Devi farti forza. Non sei l'unico. Ci sono stati parecchi altri. Però ti devi laureare". Sono alcune delle frasi che Nicola Turetta indirizza al figlio Filippo, in carcere per l'omicidio di Giulia Cecchettin, nel colloquio che assieme alla madre ha avuto il 3 dicembre scorso nel carcere di Verona. La conversazione, intercettata dagli investigatori, e' all'interno del fascicolo processuale. FRAME TG1 +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
(FRAME TG1) "Hai fatto qualcosa, però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista. Devi farti forza. Non sei l'unico. Ci sono stati parecchi altri. Però ti devi laureare". Sono alcune delle frasi che Nicola Turetta indirizza al figlio Filippo, in carcere per l'omicidio di Giulia Cecchettin, nel colloquio che assieme alla madre ha avuto il 3 dicembre scorso nel carcere di Verona. La conversazione, intercettata dagli investigatori, e' all'interno del fascicolo processuale. FRAME TG1 +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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ROMA, 28 LUG - "Il dovere del giornalista è distinguere cosa è essenziale per la comprensione dei fatti da ciò che è pura e semplice incursione nel dramma di genitori di fronte a un figlio che ha commesso un crimine terribile. Un dramma umano, quello del padre e della madre, che va rispettato". Lo dice Carlo Bartoli, presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, a proposito della diffusione delle intercettazioni del colloquio in carcere tra il padre e Filippo Turetta. "Non è in gioco la terzietà del giudice - afferma Bartoli - così come da quel colloquio non emerge alcun elemento rilevante per le indagini e, quindi, di interesse pubblico". "Serve rispetto per il dolore dei genitori di Turetta e rispetto per il rinnovato e atroce dolore dei familiari della vittima", conclude il presidente dell'Ordine dei giornalisti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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