Italia e Estero

M5s, arrivano referenti e blog di zona: gestione informatica affidata a Crimi

Alla riunione al Pirellone presenti e collegati in 500 dalla Lombardia, Conte: «Saremo la vera sorpresa»
Vito Crimi e il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte - © www.giornaledibrescia.it
Vito Crimi e il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte - © www.giornaledibrescia.it
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L’ultima («e definitiva», dicono gli attivisti) toppa su un Movimento lacerato nel segno della crisi di governo la mette Giuseppe Conte. In video-collegamento, sul maxischermo di Palazzo Pirelli, spiega a chi è rimasto che la mossa numero uno da fare è spiegare bene quel che è successo.

Che i Cinquestelle sono stati «buttati fuori dal Palazzo», che lui cosa contenga «questa agenda Draghi» neppure lo ha capito ancora bene, che «bisogna ricordare che sono stati posti temi concreti e che nessuno voleva rispondere».

Neanche il campo largo di Enrico Letta: «Il Pd ripete che bisogna sconfiggere la destra, ma per farlo bisogna parlare di programmi, di idee, altrimenti su cosa si sconfigge chi?» rimarca il presidente. La platea è quella dei «pentastellati doc»: ieri mattina, in parte in presenza e in parte in videocollegamento, si sono contati in circa 500, segno che - sottolinea il consigliere regionale Ferdinando Alberti - «a parte gli scissionisti, ci siamo ancora tutti, siamo uniti, convinti e abbiamo una gran voglia di lavorare e di raccontare non solo quanto abbiamo fatto, ma soprattutto anche quanto vogliamo ancora realizzare». Per farlo, però, il Movimento si struttura. A partire da una rete più capillare e più diretta con e sui territori.

Piattaforme

Conte è al lavoro per il suo campo: lo chiama «il campo giusto», ma ancora non ha sciolto la riserva sul perimetro né su come questa volta saranno scelti i candidati per le liste: c’è chi spera ancora nelle parlamentarie, ma i tempi sono stretti e l’orientamento pare puntare verso una sorta di autocandidature con l’ultima parola lasciata all’ex premier. Di questo ieri non si è parlato, tutti si sono concentrati sul versante operativo.

Tra gli interventi dei big (Danilo Toninelli, Stefano Buffagni, Stefania Mammì) a spiegare i prossimi passi e le novità alle porte è stato proprio il senatore Vito Crimi che resterà con i 5s e lavorerà attivamente anche se la tagliola sul doppio mandato non gli consentirà più di sedere in arlamento.

A Crimi è stata affidata una delega non di poco conto per la struttura dei pentastellati: l’ex capo politico avrà infatti tutta la gestione informatica della nuova piattaforma. Questo perché - dopo le Politiche - entreranno in funzione i nuovi blog territoriali «per mettere tutti in rete ed agevolare la comunicazione locale»: saranno uno per zona. Navigator politici. Arrivano anche i referenti politici provinciali (ruoli che potrebbero essere ricoperti proprio dai veterani), ma subentreranno anche deleghe tematiche e organizzative. Insomma, il Movimento si struttura come un vero e proprio partito, ripescando in parte il suo dna originale, quello dei Meetup.

Dario Violi ha puntato molto sul tema della formazione degli attivisti e anche in questo frangente l’esperienza di chi ha concluso i due mandati «sarà fondamentale»: i big diventeranno in sostanza una sorta di «navigator», di punti di riferimento per chi si affaccia alle nuove esperienze di governo o di impegno politico. Quella di ieri - a cui si è collegato anche il capogruppo in Loggia, Guido Ghidini, impegnato in uno dei banchetti che accompagneranno la campagna elettorale - è stata anche l’occasione per guardarsi in faccia dopo la caduta dell’Esecutivo.

Conte si è mostrato più che ottimista: «La vera sorpresa di queste elezioni saremo noi» ha detto alla base. Il clou della campagna elettorale sui territori sarà a settembre, ma i 5s hanno già le «istruzioni per l’uso», che si rileggono (oltre che nell’agenda delle proposte) anche nelle risposte da dare a venti domande, che sono poi i punti programmatici realizzati in questi anni (come abbiamo aiutato gli italiani in difficoltà? «Con il reddito e la pensione di cittadinanza» sono le parole suggerite). I meccanismi da chiarire, a partire da quelli che definiranno le liste, sono ancora molti. Ma l’hashtag di questa campagna a 5 stelle è già pronto: #dilloadaltavoce.

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