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Libano nel blackout totale: centrali elettriche senza carburante

Il Paese sta attraversando la sua più grande crisi economica e sociale, aggravata dall'esplosione del porto di Beirut di un anno fa
Una protesta dei libanesi davanti alla Banca Centrale del Libano - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Una protesta dei libanesi davanti alla Banca Centrale del Libano - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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La rete elettrica in Libano è andata in blackout completo. Dopo mesi di carenza delle risorse prime che sta costringendo la popolazione a vivere in condizioni precarie, il Paese si trova ad affrontare una situazione limite che potrebbe durare anche diversi giorni. Le due principali centrali libanesi sono infatti rimaste senza carburante e la produzione è scesa sotto i 200 megaWatt. Lo scrive Sky News, che cita fonti ufficiali libanesi.

Per la Banca mondiale la crisi economica che sta colpendo il Libano è tra le tre peggiori attraversate da una nazione dal 1850 ad oggi. Il momento particolarmente difficile coinvolge infatti ogni aspetto: finanziario, economico, politico, sociale, infrastrutturale, umanitario e - ovviamente - energetico. 

Famiglie delle vittime dell'esplosione del 4 agosto 2020 - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Famiglie delle vittime dell'esplosione del 4 agosto 2020 - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it

Il tracollo economico ha portato a drammatiche carenze di combustibili e di elettricità, con blackout anche di 22 ore al giorno. L’esplosione del porto di Beirut del 4 agosto 2020 ha ulteriormente aggravato le condizioni del Paese. Un primo aiuto sembra ora arrivare dalla Giordania, che sta prendendo accordi con il nuovo governo libanese. Durante la sua visita ufficiale, il primo ministro giordano Bisher Al Khasawneh ha infatti assicurato che «la Giordania ha preso l'impegno di aiutare il Libano a risolvere la crisi energetica».

Il governo libanese e il Fondo monetario internazionale terranno il loro primo atteso incontro ai primi di novembre, riferiscono media locali. Nei giorni scorsi il premier Miqati aveva ufficializzato la creazione della delegazione libanese incaricata di negoziare con il Fmi l'accesso del Libano ai fondi di «salvataggio» per far uscire il paese dalla crisi economica. 
Il Libano ha dichiarato default nel marzo del 2020. I colloqui col Fmi erano cominciati l'anno scorso ma si erano interrotti a causa della crisi istituzionale libanese.

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