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La Lombardia resterà in zona bianca anche settimana prossima

Il presidente della Regione Attilio Fontana: «L’Rt ospedaliero è sceso da 1,19 a 1,03. La cabina di monitoraggio confermerà»
Ospedale e protezioni - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Ospedale e protezioni - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Nonostante la crescita dei contagi diffusa in tutta Italia, la Lombardia resterà in zona bianca anche la prossima settimana. Lo ha annunciato il presidente della Regione Attilio Fontana, snocciolando dati che parlano di un leggero calo dei parametri.

Secondo i dati diffusi giovedì 9 dicembre, resta stabile in Lombardia il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva: 136, con zero nuovi ingressi rispetto a mercoledì. Nei reparti ordinari i pazienti sono invece 18 in più, per un totale di 1.084. «I dati settimanali che domani la cabina di monitoraggio di Iss e Ministero della Salute valuteranno confermano la Lombardia in zona bianca anche per la prossima settimana» ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. «L'indice Rt ospedaliero - ha aggiunto il governatore - continua a scendere e passa da 1,19 dei sette giorni precedenti a 1,03».

Rimangono sotto le soglie di sicurezza due dei tre parametri che fanno scattare la zona gialla, cioè le percentuali di occupazione dei letti in terapia intensiva e nei reparti ordinari, rispettivamente all'8,89% e al 13,64%. Il dato positivo è dovuto anche all'aumento dei posti letto per Covid-19 in area medica stabilito pochi giorni fa dalla Regione proprio per allontanare il rischio di zona gialla, facendoli salire da 6.553 a 7.945. Quindi nonostante aumentino i numeri assoluti dei pazienti ricoverati in realtà la percentuale dei letti occupati diminuisce proprio perché c'è più disponibilità. L'incremento dei posti letto è stato fatto anche negli ospedali bresciani, che obbediscono alle direttive di Regione Lombardia.

L'indicatore che ha già superato il limite massimo è l'incidenza dei casi su 100mila abitanti (massimo 50 per la zona bianca), ma, dice Fontana, la buona notizia è che «oggi registriamo anche il primo calo del tasso di incidenza su 100 mila abitanti a 7 giorni, che passa da 182 registrato ieri, a 170, e a zero ingressi in terapia intensiva. Dati quindi incoraggianti che portano a confermare che la somministrazione delle terze dosi sta rallentando la crescita dei ricoveri»

La situazione complessiva è comunque migliore rispetto allo stesso periodo nel 2020, come si può vedere dal grafico qui sotto.

Fontana in queste ora ha anche dichiarato che durante la pandemia «le Regioni hanno dato una riposta eccellente in tutto ciò che le ha riguardate, sia per quanto riguarda inizialmente le linee guida date al Governo, sia nelle vaccinazioni».

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