Italia e Estero

Il punto sul terremoto che ha colpito il Centro Italia

Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto sono i centri più colpiti. Le vittime sono decine
  • Terremoto, paura e sgomento sui volti dei sopravvissuti
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Sono quattro i comuni più colpiti dal sisma che ha interessato l'Italia centrale la notte scorsa: si tratta di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto

Al momento le vittime accertate sono 38. È il dato fornito da Immacolata Postiglione, capo ufficio emergenze della Protezione Civile. 

Dieci sono i deceduti nella zona di Arquata (nelle Marche), altri 27 nell’area tra Accumoli e Amatrice. «Ma ci sono ancora tante persone sotto le macerie, tanti dispersi - ha precisato Postiglione - e purtroppo questi numeri potrebbero cambiare». 

Nel corso della notte sono state 39 in poco più di tre ore le principali scosse di terremoto a partire dalle 3.36, quando il sisma di magnitudo 6 ha colpito Rieti.

Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi denuncia «decine di vittime, tanti sono sotto le macerie, stiamo allestendo un luogo per le salme». 

Il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci chiede «generi di prima necessità da tutta Italia perché siamo completamente scollegati» e traccia un primo bilancio di 4 morti accertati e almeno 8 dispersi. Sono 2.500 gli sfollati. In particolare, tre morti nella frazione di Illica ed uno ad Accumoli. Tre dispersi sempre ad Illica, quattro (una famiglia con due figli) ad Accumoli e uno nella frazione di Grisciano. 

Una bambina di pochi mesi è stata estratta morta dalle macerie della casa di famiglia crollata nel centro di Arquata del Tronto.

Un bambino è stato invece estratto vivo dalle macerie di Pescara del Tronto, la frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno completamente distrutta dal sisma. È il fratellino di 4 anni dell'altro bimbo estratto anch'egli vivo, di 7 anni. La nonna li ha infilati insieme a lei sotto al letto. La donna risponde da sotto le macerie. 

Tutta la frazione continua ad essere inaccessibile dalla statale. 

I volontari portano acqua e coperte. 

Un uomo di 65 anni è stato estratto vivo dalle macerie di una delle abitazioni crollate ad Accumoli. Il recupero è avvenuto in un altro punto rispetto a quello dove si sta cercando la famiglia composta da una giovane coppia e due bambini. Sul posto sono al lavoro due escavatori. L'impiego della ruspa si alterna con le ricerche a mani nude, svolte da squadre dei Vigili del Fuoco e del soccorso alpino e speleologico della Guardia di Finanza. 

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi - che ha sentito il Presidente della Repubblica - è in contatto diretto con la Protezione civile, le strutture di coordinamento e soccorso e con i Presidenti delle regioni interessate dal sisma. 

Nelle zone colpite dal terremoto stanno arrivando il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Curcio. La presidente della Camera Laura Boldrini andrà ad Arquata del Tronto. 

Dal punto di vista viabilistico, la Salaria risulta tutta percorribile, ma non è così per le piccole strade locali, che conducono alle località scomode o alle frazioni. 

In qualche piccolo centro risulta non si sia arrivati appieno. I soccorritori stanno incontrando diverse difficoltà per raggiungere Accumoli, problemi anche per gli elicotteri, che non sono al momento riusciti ad atterrare. Un altro elicottero è invece atterrato ad Amatrice e sta trasportando i feriti all'ospedale di Rieti. 

Il terremoto avvenuto nella notte è stato risentito in tutta l'Italia centrale, tanto da «risuonare dal Gargano e da Napoli fino a Bologna. Il dato emerge dal servizio «Hai sentito il terremoto?» dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che in tempo reale raccoglie online dalla popolazione i questionari sul modo in cui un terremoto è stato avvertito. 

Le decine di repliche del terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito Rieti sono sempre meno intense, ma per i sismologi dell'Ingv l'andamento della situazione è «imprevedibile», al momento è cioè impossibile escludere scosse confrontabili a quella principale.

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