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Facebook: nuove faccine per cinque sfumature di sentimento

Ora gli utenti potranno articolare le loro reazioni con faccine o altre immagini
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I sentimenti entrano in Facebook. Non sono tutti quelli che il cuore umano può provare, ma da oggi oltre a mostrare apprezzamento potremo sentirci - e farci sentire - innamorati, divertiti, stupiti, dispiaciuti e arrabbiati.

Dopo anni passati a disseminare le bacheche di pollici all'insù, il social network ha introdotto una svolta epocale: accanto al "Mi piace" che ha sempre contraddistinto la piattaforma, arrivano altri cinque disegnini che esprimono altrettanti stati d'animo.

Si chiamano Reactions, le reazioni con cui commentare i post degli amici. Le nuove emoji - Love, Haha, Wow, Sigh e Grr - compaiono se si tiene premuto il tasto "Mi piace" da mobile o ci si passa sopra con il puntatore del mouse da computer, e sono animate.

Il cuore di Love, ad esempio, pulsa, e anche il pollice è stato ridisegnato. Facebook terrà il conto di quante e quali reazioni totalizziamo con i post: la foto del nostro gatto, che finora ha raccolto like, probabilmente incasserà anche qualche cuoricino, il cui numero esatto sarà riportato nel contatore.

La novità, disponibile in tutto il mondo entro un paio di giorni, evita agli utenti la difficoltà di mettere un like non tanto a un video buffo o a una foto romantica, dove comunque possono star meglio una risata e un cuoricino, ma al post sulla scomparsa di una persona cara, alla foto del cane smarrito, al racconto di un'ingiustizia subita. Non sono cose che piacciono, e poter ricorrere a una lacrima, a una faccina stupita o rossa di rabbia trae l'utente d'impaccio.

Facebook non ha introdotto il cambiamento a cuor leggero. Per oltre un anno la compagnia ha condotto test e interviste per capire quali reazioni gli utenti volessero esternare maggiormente. La faccina "Yay", Evviva, è stata ad esempio sperimentata e poi abbandonata perché non comprensibile a tutti a livello mondiale. L'ipotesi del tasto "Non mi piace", il pollice verso, è invece stata scartata da tempo per evitare di spargere negatività nel social e di inibire la comunicazione, quando al contrario l'obiettivo di Facebook è far sì che i suoi 1,6 miliardi di utenti, oltre a continuare a crescere, siano sempre più presenti e attivi sul social network.

 

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