Italia e Estero

Cambiare vita all'estero, Brescia al quinto posto per partenze

Sono stati oltre 128mila i cittadini italiani espatriati nel 2018. A dirlo, il Rapporto «Italiani nel mondo 2019» della Fondazione Migrantes
Un aeroporto - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sono stati oltre 128mila i cittadini italiani espatriati nel 2018. A dirlo, la XIV edizione del Rapporto «Italiani nel mondo 2019» della Fondazione Migrantes. 

Da gennaio a dicembre 2018, spiega il Rapporto sulla base dei dati dell'Aire, il registro dell'anagrafe degli italiani all'estero, si sono iscritti 242.353 italiani di cui il 53,1% per espatrio, il 35,9% per nascita, il 6,8% per reiscrizione da irreperibilità, il 3,3% per acquisizione di cittadinanza e lo 0,9% circa per trasferimento dall'Aire di altro comune. Da gennaio a dicembre 2018, quindi, hanno registrato la loro residenza fuori dei confini nazionali per espatrio 128.583 italiani (400 persone in più rispetto all'anno precedente). In questo contesto, Brescia è al quinto posto tra le province italiane per partenze verso l’estero.

Si conferma la prevalenza degli uomini (oltre 71 mila, il 55,2%) sulle donne (oltre 57 mila, il 44,8%), ma questa differenza nell'ultimo anno si è leggermente accentuata. Si tratta soprattutto di celibi e nubili (64,0%) e, a distanza, di coniugati/e (30,3%). I maschi prevalgono in tutte le disaggregazioni dello stato civile ma soprattutto nelle unioni civili con il 68,9% e tranne nello stato di vedovanza dove le donne sono il 77,2%. 

L'attuale mobilità italiana continua a interessare prevalentemente i giovani (18-34 anni, 40,6%) e i giovani adulti (35-49 anni, 24,3%). In valore assoluto, quindi, chi è nel pieno della vita lavorativa e ha deciso, da gennaio a dicembre 2018, di mettere a frutto fuori dei confini nazionali la formazione e le competenze acquisite in Italia, raggiunge le 83.490 unità di cui il 55,1% maschi. Il 71,2% degli iscritti all'Aire per solo espatrio da gennaio a dicembre 2018 è in Europa e il 21,5% in America (il 14,2% in America Latina). 

Ad uno sguardo più dettagliato, continua il Rapporto, sono ben 195 le destinazioni di tutti i continenti. Torna il protagonismo del Regno Unito che, con oltre 20mila iscrizioni, risulta essere la prima meta prescelta nell'ultimo anno (+11,1% rispetto all'anno precedente). Considerando però i numeri contraddittori sulla reale presenza di italiani sul suolo inglese si può pensare, si osserva, che molte di queste iscrizioni siano, probabilmente, delle «regolarizzazioni» di presenze già da tempo in essere, «emersioni» sollecitate dalla Brexit

Al secondo posto, con 18.385 connazionali, e nonostante il decremento di 1.622 unità rispetto all'anno precedente, vi è la Germania (-8,1%). A seguire la Francia (14.016), il Brasile (11.663) la Svizzera (10.265), la Spagna (7.529). Le partenze nell'ultimo anno hanno riguardato 107 province italiane. Le prime dieci, nell'ordine, sono: Roma, Milano, Napoli, Treviso, Brescia, Palermo, Vicenza, Catania, Bergamo e Cosenza. 

Con 22.803 partenze continua il solido «primato» della Lombardia, la regione da cui partono più italiani, seguita dal Veneto (13.329), dalla Sicilia (12.127), dal Lazio (10.171) e dal Piemonte (9.702). Il 2014 è stato l'ultimo anno che ha visto le partenze degli italiani essere inferiori alle 100mila unità. Da allora l'aumento è stato continuo sino a superare le 128mila partenze negli ultimi due anni con un aumento, quindi, del 36,0% rispetto al 2014.

 

 

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