Italia e Estero

'Bombe Israele vicino a ospedali, 83 morti dall'alba'

epa12383997 Smoke rises from an Israeli airstrike in norther Gaza, as seen from the Israeli side of the border, southern Israel, 17 September 2025. Israel ramped up its offensive in the Gaza Strip on 16 September. More than 64,900 Palestinians have been killed in the Gaza Strip since October 2023, according to the Palestinian Ministry of Health. EPA/ABIR SULTAN
epa12383997 Smoke rises from an Israeli airstrike in norther Gaza, as seen from the Israeli side of the border, southern Israel, 17 September 2025. Israel ramped up its offensive in the Gaza Strip on 16 September. More than 64,900 Palestinians have been killed in the Gaza Strip since October 2023, according to the Palestinian Ministry of Health. EPA/ABIR SULTAN
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ROMA, 18 SET - Le forze israeliane hanno scatenato una nuova ondata di attacchi su Gaza, colpendo aree vicine ad alcuni dei pochi ospedali ancora funzionanti, mentre prosegue l' attacco via terra su Gaza City. Fonti sanitarie riferiscono ad Al Jazeera di almeno 83 palestinesi uccisi oggi dalle forze israeliane. Missili hanno colpito le aree intorno agli ospedali di al-Shifa e al-Ahli, tra i pochi ancora funzionanti: almeno 15 persone sono state uccise fuori da al-Shifa, mentre altre quattro sono morte in un altro attacco vicino ad al-Ahli. Hamas ha condannato gli attacchi vicino agli ospedali come un "crimine di guerra a tutti gli effetti" e "un palese messaggio di sfida e palese disprezzo per la comunità internazionale". Ieri era stato attaccato tre volte anche un ospedale pediatrico, quello di al-Rantisi. L'Onu, nell'inchiesta che ha condotto a dichiarare le azioni di Israele a Gaza un genocidio, ha anche evidenziato la distruzione da parte di Israele del centro di fecondazione in vitro di Al Basma, che ha distrutto 4.000 embrioni e 1.000 campioni di sperma e ovuli, definendola "una misura volta a impedire le nascite tra i palestinesi di Gaza", e uno degli atti definiti di genocidio dalla Convenzione del 1948. Le Nazioni Unite affermano che queste azioni si inscrivono in una campagna sistematica per smantellare il settore sanitario di Gaza, che descrivono come "medicidio": l'uccisione di operatori sanitari e la distruzione di ospedali per eliminare l'assistenza medica nell'enclave. Ieri è stato ucciso, tra gli altri, un operatore di Medici senza Frontiere, il tredicesimo dall'inizio della guerra.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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