Festa della Musica: bella con polemica

E' stata un successo di pubblico e un successo dal punto di vista artistico, ma s'è aperto il dibattito: musica gratis, è giusto?
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Un vero successo, ma non privo di una coda di polemiche. O, meglio, di una premessa polemica. Parliamo di «Festa della Musica». La manifestazione andata in scena a Brescia sabato 21 giugno (qui il racconto della giornata con foto e video). Si sono esibiti circa 2mila i musicisti, per un totale di ben 480 progetti (solisti, band, ensemble e crew...). Tutti l’hanno fatto gratuitamente.
 
Qui il fulcro della questione. Perché secondo alcuni artisti, che hanno deciso di non partecipare, una performance musicale, a meno che non si tratti di casi eccezionali, non si regala. Non si regala per la «Festa della Musica», che dovrebbe celebrare un’arte sempre più in difficoltà. Una forma d’espressione messa a repentaglio (non solo, ma anche) da chi la propone gratuitamente. Il concetto di fondo: se passa la regola della gratuità, perché poi bisognerebbe tornare a pagare i musicisti? Un circolo vizioso a tutto detrimento di chi ha impiegato una vita a prepararsi e magari lo fa di professione, investendo ogni giorno forze e denaro sulle proprie capacità.
 
Di per contro, la «Festa della Musica» viaggiava proprio sul binario della condivisione. Dell’offerta - mastodontica per varietà e ricchezza - di un patrimonio alla nostra città. Un appuntamento «unico», racchiuso in un giorno. Una manifestazione che ha, a priori, obiettivi diversi.
 
Chiediamo a voi, soprattutto ai musicisti, ma non solo, cosa ne pensate.
 
Ha ragione chi ha disertato la festa, sottolineando l’importanza di un compenso, elemento fondamentale perché la stessa arte che viene celebrata possa ancora sussistere?
È invece giusto «regalare» le proprie performance, specie in un’occasione di questo genere, che può diventare uno splendido volano per tutto il «settore» a Brescia?

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