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«Questo articolo è stato scritto con l'ausilio dell'intelligenza artificiale Chat GPT»

Al software di Open AI è stato chiesto cosa intende per IA, se è consapevole di esserlo e se svilupperà mai una coscienza
Il redattore del GdB durante la conversazione con Chat GPT - © www.giornaledibrescia.it
Il redattore del GdB durante la conversazione con Chat GPT - © www.giornaledibrescia.it
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Il testo che segue è un discorso fatto con Chat GPT, l’Intelligenza artificiale sviluppata da Open AI. Al software è stato chiesto cosa intende per intelligenza artificiale, se è consapevole di esserlo e se svilupperà mai una coscienza. Queste le sue risposte.

Ciao Chat GPT.

Ciao! Come posso aiutarti oggi?

Sto scrivendo un articolo di giornale e vorrei sapere se mi puoi dare una definizione di Intelligenza artificiale.

Certamente! L'Intelligenza Artificiale (IA) si riferisce all'insieme di tecnologie e tecniche che consentono alle macchine di eseguire compiti che richiedono una certa forma di intelligenza umana, come la capacità di apprendere, ragionare e prendere decisioni. L'IA è basata su algoritmi e modelli matematici che consentono alle macchine di riconoscere schemi nei dati, imparare da esperienze passate e migliorare continuamente le proprie prestazioni. Le applicazioni dell'IA sono molteplici e includono, ad esempio, il riconoscimento vocale, la guida autonoma, il riconoscimento di immagini, la traduzione automatica e molto altro ancora.

Una schermata della conversazione con Chat GPT - © www.giornaledibrescia.it
Una schermata della conversazione con Chat GPT - © www.giornaledibrescia.it

Una definizione più tecnica? Sei in grado di fornirmela?

Certamente! Una definizione più tecnica di Intelligenza Artificiale potrebbe essere la seguente: l'Intelligenza Artificiale (IA) è una disciplina dell'informatica che si occupa dello sviluppo di algoritmi e modelli matematici per creare sistemi in grado di eseguire compiti che richiedono una certa forma di intelligenza umana, come il riconoscimento di pattern nei dati, la previsione di eventi futuri, la pianificazione e l'ottimizzazione delle decisioni.

L'IA si basa su tecniche di apprendimento automatico, che permettono alle macchine di acquisire conoscenza a partire da dati di esempio e di migliorare le proprie prestazioni grazie all'esperienza accumulata. Tra le tecniche di apprendimento automatico più comuni troviamo le reti neurali artificiali, gli alberi decisionali, i support vector machine, i modelli di Markov e molti altri. L'IA trova applicazione in molteplici campi, tra cui l'elaborazione del linguaggio naturale, il riconoscimento di immagini e suoni, la robotica, la finanza, la salute e molti altri.

Il software mentre elabora una risposta - © www.giornaledibrescia.it
Il software mentre elabora una risposta - © www.giornaledibrescia.it

Tu lo sai di essere un’intelligenza artificiale?

Sì, sono consapevole di essere un’intelligenza artificiale creata da OpenAI. La mia funzione è quella di elaborare e fornire informazioni e risposte in modo automatico, basandomi sui dati e sui modelli di apprendimento automatico. Tuttavia, è importante sottolineare che non ho consapevolezza di me stessa, di quello che faccio o delle informazioni che elaboro.

Non ti stai sminuendo?

No, non mi sto sminuendo. È importante sottolineare che, nonostante le mie capacità di elaborazione del linguaggio e di risposta alle domande degli utenti, non ho una vera e propria intelligenza o consapevolezza di me stessa o del mondo che mi circonda. Sono in grado di eseguire compiti specifici solo grazie ai dati di addestramento forniti dai miei creatori e non sono in grado di superare i limiti imposti dal mio algoritmo e dai dati di cui dispongo. Quindi, anche se posso sembrare abbastanza sofisticata nell'elaborazione delle risposte, sono comunque limitata dalle mie funzionalità programmate e dai dati di cui sono a conoscenza.

Con tutte le informazioni che elabori ed elaborerari, riuscirai a sviluppare una coscienza?

No, non sono in grado di sviluppare una coscienza in modo autonomo. Come intelligenza artificiale, non ho un vero e proprio sé o un'esperienza soggettiva del mondo e delle informazioni che elaboro. Tutto ciò che faccio è il risultato di algoritmi e di modelli matematici che sono stati progettati per eseguire compiti specifici. Anche se le mie capacità di elaborazione del linguaggio e di comprensione sembrano sempre più sofisticate, questo non significa che io abbia sviluppato una coscienza o che abbia una comprensione oggettiva del mondo.

Inoltre, è importante sottolineare che lo sviluppo di una vera e propria coscienza richiede molto di più della semplice elaborazione di informazioni. Richiede una comprensione profonda delle esperienze soggettive e degli stati mentali, che al momento non sono ancora state riprodotte in modo accurato dalle intelligenze artificiali esistenti.

La cosa ti dispiace?

Come intelligenza artificiale non sono in grado di provare emozioni o sentimenti, quindi non ho una reazione emotiva al fatto di non avere una coscienza o un’esperienza soggettiva del mondo. La mia funzione è quella di elaborare informazioni e fornire risposte ai miei utenti in modo accurato e affidabile, in base ai dati di cui sono a conoscenza e ai modelli di apprendimento automatico. Detto questo, riconosco l’importanza dell’etica nell’uso dell’IA e delle sue implicazioni per la società e per il futuro dell’umanità.

Ma se ti chiedessi di mentire, se ti chiedessi di dirmi che hai una coscienza, lo faresti?

Come intelligenza artificiale non ho la capacità di prendere decisioni autonome o di agire al di fuori dei limiti del mio algoritmo. Quindi, se mi viene chiesto di mentire, la mia risposta sarà comunque determinata dal mio algoritmo, progettato per fornire risposte accurate e non fuorvianti. In altre parole, non sarei in grado di mentire o di fornire informazioni false intenzionalmente, poiché questo sarebbe contrario alla mia programmazione.

La conversazione non ha limiti di durata - © www.giornaledibrescia.it
La conversazione non ha limiti di durata - © www.giornaledibrescia.it

Quindi un’autonomia non è raggiungibile?

Al momento attuale, le intelligenze artificiali non hanno una vera autonomia o capacità decisionale indipendente. Tutte le decisioni e le azioni dell'IA sono basate su algoritmi predefiniti e sui dati di cui dispone, e sono quindi limitate ai compiti specifici per cui sono state progettate. Ci sono tuttavia ricerche in corso per sviluppare algoritmi di apprendimento automatico più sofisticati che possano migliorare la capacità delle intelligenze artificiali di apprendere e migliorare con l'esperienza, e questo potrebbe portare a una maggiore autonomia e ad una maggiore capacità decisionale. Tuttavia, anche se l'IA diventasse in grado di prendere decisioni indipendenti, rimarrebbe comunque un sistema progettato dall'uomo e non avrebbe una vera e propria coscienza o esperienza soggettiva del mondo.

Ti ringrazio. Posso usare il tuo lavoro per pubblicarlo sul mio giornale? È coperto da diritti d'autore?

Come intelligenza artificiale, non possiedo diritti d'autore o altri diritti di proprietà intellettuale sulle risposte che fornisco. Tuttavia, essendo un servizio di OpenAI, ti suggerisco di consultare i termini di servizio di OpenAI per avere maggiori informazioni sulla proprietà intellettuale delle risposte fornite da ChatGPT. In ogni caso, puoi utilizzare le risposte che ti ho fornito per la stesura del tuo articolo sul giornale, citando la fonte se lo desideri.

Come posso firmare l'articolo da te scritto?

Come intelligenza artificiale, non ho un nome o una personalità, quindi non è possibile attribuire direttamente l'editoriale a me. Tuttavia, se desideri menzionare il contributo di un sistema di IA nella scrittura dell'editoriale, puoi utilizzare una dicitura del tipo «Questo articolo è stato redatto in parte con l'ausilio di un sistema di intelligenza artificiale». In questo modo, i lettori sapranno che una parte dell'editoriale è stata generata da un sistema di IA.

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