Il Polo Innovativo di via Scuole Incubatore certificato dal Mimit

Anita Loriana Ronchi
Primo a Brescia, è una delle tre realtà presenti in Lombardia. Avrà il compito di fare crescere le startup
La sede di Polo Innovativo in via Scuole - © www.giornaledibrescia.it
La sede di Polo Innovativo in via Scuole - © www.giornaledibrescia.it
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Il Polo Innovativo ha ottenuto il riconoscimento di Incubatore certificato dal Mimit-Ministero delle Imprese e del Made in Italy. È unica realtà sul territorio bresciano ad aver acquisito tale certificazione, collocando così Brescia nelle rosa dei soli tre Comuni in Lombardia con società iscritte nell’apposito elenco degli incubatori, accanto a Milano e Como. La qualifica di «incubatore di startup innovative certificato» ne riconosce, anche dal punto di vista normativo, l’eccellenza, la professionalità e la competenza nell’offrire servizi atti a sostenere la nascita e lo sviluppo di startup.

Obiettivo

La mission del Polo Innovativo di Brescia (con sede in via Scuole), è supportare le imprese, con particolare attenzione alle startup, affiancandole step by step nella valutazione e realizzazione dei loro progetti innovativi, aiutandole a sviluppare idee, validare i modelli di business e accelerarne il percorso verso il mercato, riducendo i rischi e aumentando le possibilità di successo. In neppure tre anni dalla fondazione la struttura, attualmente diretta da Stefano Patelli, ha intrapreso l’iter per la prestigiosa certificazione.

Tra i benefit derivanti dall’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Brescia, vi è l’accesso facilitato al credito, tramite intervento semplificato, gratuito e diretto del Fondo di garanzia a capitale pubblico per le Pmi; inoltre, le startup innovative e gli incubatori certificati possono remunerare i propri collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale (come le stock option) e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi di work for equity.

Soddisfatto il direttore Stefano Patelli che dichiara: «Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla rapidità con cui il Ministero ha accolto la nostra domanda. Siamo ancora “giovani” come organizzazione, ma stiamo operando a pieno ritmo ed ottenendo risultati lusinghieri, come testimoniato dalle imprese che affianchiamo in veste sia di incubatore, sia di acceleratore. La nostra formula consiste nel procedere per step evolutivi, lavorando sugli asset dell’innovazione e dell’aggiornamento, al fine di consolidare la neo impresa ed evitare che possa “bruciarsi” a contatto con il mercato, grazie ad un team di professionisti che accompagna gli startupper in ogni fase della loro avventura imprenditoriale. Ospitiamo - aggiunge il direttore - uno dei 51 Centri di trasferimento tecnologico certificati Unioncamere. Nel 2026, verrà esaminata la nostra candidatura per diventare Edih, European digital innovation hub».

La radiografia

In Italia esistono oggi 239 Incubatori tecnologici, di forma sia pubblica sia privata, e soltanto il 25% (ovvero 64 strutture) è in possesso dell’attestazione di Incubatore certificato.

Il Polo Innovativo ha, tra l’altro, recentemente siglato un protocollo d’intesa con il Polo Meccatronica Valley Termini Imerese (Palermo), con l’obiettivo di aprire un proprio hub presso il polo siciliano e dare vita ad uno scambio bilaterale Nord-Sud, che potrà anche favorire il trasporto di meccatronica nel Bresciano. Il 18 settembre, poi, è prevista una nuova edizione di «Ready to Shine», evento dedicato agli startupper e agli aspiranti imprenditori con un’idea innovativa.

anita loriana ronchi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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