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Nuove aziende: Brescia vivace ma resta il gap finanziamenti

Cna seleziona un gruppo di start up dinamiche e innovative. Focus su quelle «più digitali»
Al Mo.Ca. Foto di gruppo fra startupper, rappresentanti della Cna e di Regione e Comune di Brescia
Al Mo.Ca. Foto di gruppo fra startupper, rappresentanti della Cna e di Regione e Comune di Brescia
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«Su mille imprese artigiane, solo il 12% riesce ad accedere ai contributi per ricerca e sviluppo sulle nuove tecnologie. Quello bresciano è un territorio che può e che sa innovare, ma le aziende, soprattutto quelle di piccole dimensioni, hanno bisogno di essere accompagnate verso il modello 4.0, per molte ancora parzialmente sconosciuto e inaccessibile». Così la presidente di Cna Brescia Eleonora Rigotti ha introdotto le premiazioni del contest «Cambiamenti», promosso da Cna e rivolto alle neo imprese di piccole dimensioni con sede in Italia e che ha avuto il Mo.Ca (l’ex sede del tribunale di via Moretto) come cornice. Dell’evento già abbiamo scritto all’indomani, oggi riprendiamo e ampliamo alcuni aspetti, soprattutto con un focus su alcune aziende premiate e che hanno nel digitale il loro elemento di innovazione.

Le 21 candidature bresciane hanno spaziato dai settori più tradizionali a quelli spiccatamente 4.0. Caratteristiche che la giuria ha evidentemente riscontrato soprattutto in Ultrafab srl, Melo srl e Mst srls, che, in questo ordine, si sono classificate prima, seconda e terza.

Oltre alla partecipazione per tutte e tre le imprese sul podio alla finale nazionale, alla numero uno del nostro territorio, Ultrafab srl, spetta una tessera gratuita Cna Brescia (con servizi annessi) per il biennio 2018-2019, percorsi personalizzati sull'impresa 4.0, consulenze su marketing e comunicazione, una giornata a Bruxelles per visitare gli uffici di Cna e l'accesso alla piattaforma b2b Alibab.

3D Evolve. Una storia a forte connotazione digitale. Come sfondare in un mercato apparentemente saturo e limitato come quello delle stampanti 3d? Se lo sono chiesti Francesco Francesconi e Daniele Roncadori quando, a marzo del 2017, hanno fondato la start up "3d volve srl". «Ci siamo domandati come mai i professionisti delle pmi non ne facessero uso - spiegano i due soci -. E ci siamo dati due risposte. La prima è che gran parte del mercato ha puntato sull'amatorialità e solo i big hanno sviluppato prodotti più avanzati, comunque troppo specialistici e costosi.

La seconda risposta è la mancanza di una cultura su questa tecnologia e quindi l'assenza di personale che possa prestare assistenza e consulenza al cliente. Da tali presupposti, 3D volve srl usa la tecnologia professionale fdm, applicando alle stampanti i principi dell'automazione industriale per ottenere prestazioni elevate, unendo in questo modo la semplicità e l'accessibilità dei prodotti finora destinati agli hobbisti con l'efficienza delle macchine specialistiche. L'altra intuizione è stata la creazione di un team ad hoc, che aiuti il cliente nella scelta e nell'utilizzo del prodotto.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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