Nasce il «gemello digitale» della Via delle Sorelle grazie a un progetto dell’UniBs
L’anno della cultura ha unito Bergamo e Brescia anche grazie a un lungo cammino a tappe che ha preso il nome di Via delle Sorelle. Questo percorso, che attraversa in prevalenza territori collinari, permette di dare visibilità a elementi di interesse storico, artistico e naturale, talvolta poco conosciuti.
E anche per questo l’itinerario è stato messo al centro di un innovativo progetto di rilevamento avviato su iniziativa del professor Giorgio Vassena, responsabile della cattedra di Topografia e Cartografia dell’Università degli Studi di Brescia. Vassena, già presidente del Comitato scientifico del Club alpino italiano, ha maturato esperienza nell’ambito delle modalità di rilevamento di sentieri sia sulle Alpi sia nel Parco nazionale di Sagarmatha (Everest) in Nepal, e ritiene che i moderni strumenti digitali si prestino efficacemente per divulgare le diverse valenze dei percorsi.
Digital twin
Nel contesto delle tecnologie di rilevamento il Dipartimento di Ingegneria civile, architettura, territorio, ambiente e di matematica (Dicatam) dell’UniBs ha il suo centro di eccellenza nel laboratorio 3DGeoLab, che si dedica anche ai percorsi escursionistici per sviluppare metodologie di manutenzione e di gestione di queste infrastrutture leggere di valenza sportiva, paesaggistica e ambientale. «La tecnologia sulla quale stiamo lavorando - afferma Vassena -, riguarda un approccio alla documentazione tridimensionale e fotografica degli ambienti mediante lo sviluppo di strumenti portatili, indossati da un operatore, che percorrendo gli ambienti rileva anche la tridimensionalità con estrema accuratezza e dettaglio».
Cosa si ottiene nel concreto? «Ricaviamo una sorta di copia digitale della realtà, conosciuta come gemello digitale o digital twin. Si tratta di una rappresentazione virtuale che rappresenta accuratamente tutti gli elementi e le peculiarità di un oggetto o di un sistema come un sito industriale, un edificio o un cantiere».
Sulla Via delle Sorelle che lavoro state facendo? «Uno studente della nostra università, sotto la mia supervisione, sta effettuando un esempio di rilevamento nel contesto di uno stage nell’azienda Gexcel, nata inizialmente come spin off tecnologica dell’UniBS e ora azienda totalmente indipendente, attiva al Csmt, cuore delle attività di trasferimento tecnologico della nostra città. Gexcel ha messo a disposizione dello stagista la propria strumentazione innovativa, chiamata Heron, «che consiste in uno zainetto dotato di sensori di misurazione 3D e fotografica, e di un’antenna Gps - spiega Vassena -, in grado di effettuare rilevamenti con accuratezza centimetrica. Il risultato finale sarà rappresentato da un modello tridimensionale navigabile di tutto il percorso».
Tour virtuale
Una sorta di tour virtuale dell’itinerario in stile Google Street View «ma con informazioni aggiuntive - evidenzia il docente -. Dalle foto e dal modello 3D si possono ottenere le dimensioni dei tronchi e l’altezza degli alberi, le specie vegetali che crescono vicino al sentiero (testando anche algoritmi di intelligenza artificiale), oltre allo stato di conservazione del piano di calpestio e della segnaletica».
E continua: «Questi dati possono essere anche navigati in rete e formano una piattaforma di supporto alle decisioni. Il modello digitale di un sentiero potrebbe essere il luogo dove pubblicare in tempo reale, nel modello tridimensionale, anche lo stato di occupazione e di prenotazione dei rifugi, gli orari dei mezzi pubblici con eventuali segnalazioni di disservizi o cambiamenti di orari, e i consigli sulla percorribilità del sentiero in funzione delle previsioni meteo».
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