Microcredito, l'occasione che i giovani dovrebbero conoscere

Ha ragione chi dice che del microcredito si parla poco, che lo strumento meriterebbe più evidenza, che bisognerebbe parlarne di più, farlo conoscere, far sapere - soprattutto ai più giovani - che se decidono di fare qualcosa, qualcosa c’è anche per loro e che quindi non è vero che le banche chiedono garanzie reali. Ma come, sto partendo adesso e mi chiedi la controfirma del papi?

All’incontro dei giorni scorsi nella nostra Sala Libretti, Massimo Laccisaglia del Microcredito di Impresa, si è presentato sulla piazza bresciana avendo alle spalle una convenzione con Banca Valsabbina. Il che consente subito di dire che chi volesse avere qualche informazione in più sul tema può andare in uno degli sportelli della banca. Detto questo vediamo quel che il Microcredito può erogare e a chi e a quali condizioni.

Si parte da lontano, dal premio Nobel per la pace (siamo nel 2006) Muhammad Junus che scoprì, nei bassifondi indiani, che, se dai qualche dollaro a chi è povero ma vuole industriarsi, più che probabile te li restituisca. Venendo ai noi: il Fondo di garanzia del Mediocredito Centrale copre all’80% le garanzie di un prestito fino a 35 mila euro.

Non servono garanzie reali, si misura non la solvibilità ma la fiducia nel vostro progetto. La condizione è che la vostra società non abbia più di 5 anni e la società erogatrice vi farà (anche per interesse suo) una sorta di monitoraggio per il tempo di restituzione del finanziamento. 35 mila euro non è detto non cambino una vita: ci sono migliaia di sogni (e di lavori) che possono partire con 35 mila euro. Provate nelle agenzie di Banca Valsabbina.